Elezioni in primavera: Zeno per il centrosinistra e Vicedomini per i moderati.

zeno

A pochi mesi dal voto amministrativo si palesano le prime posizioni dei grandi elettori e dei partiti a Massa di Somma. Dal centrosinistra si dibatte sulla riconferma di Antonio Zeno (nella foto), l’attuale sindaco che è  capo di una maggioranza di centrosinistra. Filtra voce che difficilmente il partito di appartenenza, il Partito Democratico,  riconfermerà la fiducia al primo cittadino, tant’è vero che sembra in pole position per concorrere ad indossare la fascia tricolore un altro nome forte del Pd massese, stiamo parlando del consigliere comunale Raffaele Savarese.

A destra la situazione sarebbe di gran lunga già delineata. Si parla di un accordo politico siglato da quattro consiglieri comunali sull’asse Popolo della Libertà ed Unione di Centro. Gli amministratori in carica che hanno sottoscritto l’accordo sono Pasquale Ciro Boccarusso ed Antonio Battaglia del Popolo della libertà, mentre per il partito di Casini ci sono Giulio Vicedomini e Carlo Romano. Si preve per la campagna elettorale una doppia candidatura a guidare il cartello elettorale dei moderati massesi. L’accoppiata sarà Giulio Vicedomini candidato sindaco e Pasquale Ciro Boccarusso vicesindaco. Con questa intesa i moderati massesi potrebbe per la prima volta espugnare una roccaforte rossa dell’hinterland napoletano, in passato proprio la divisione interna ai moderati ha permesso al centrosinistra di posizionarsi sempre alla guida della città di Massa di Somma.
Le reazioni alle candidature di Zeno e Vicedomini dovrebbero essere molto fastidiose, soprattutto all’interno delle coalizioni. Per quanto riguarda Zeno si deve verificare la reazione della base militante e dirigente  del Partito Democratico, anche se Zeno ha fatto intendere che si vuole ricandidare anche in caso di veto del Partito di Bersani. Mentre a centro destra sia il Popolo della Libertà che l’Udc devono verificare le reazioni interne. Si aspettano le repliche del coordinatoredi collegio dell’Udc Raffaele Di Fiore e del consigliere del partito Berlusconi Matteo Ciano, che difficilmente accetteranno questo accordo.
Si sono aperte le danze, e tutto si metterà in discussione fino alle ultime ore dell’apertura della campagna elettorale della prossima primavera.

a cura di Antonio Buccino

 

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