San Sebastiano al Vesuvio. – Molti sono i veicoli che quotidianamente e per svariati motivi attraversano via Figliola,quella che a tutt’oggi risulta essere una delle principali “ via di fuga” previste per il rischio Vesuvio ,nonché via di passaggio per l’accesso all’autostrada. I conducenti che transitano lungo il tratto di strada che collega San Giorgio a Cremano con Cercola e San Sebastiano al Vesuvio, non possono evitare di notare i lavori di “peggioramento”effettuati in tale via dopo mesi di cantiere aperto. Lavori di riqualificazione che anziché rendere la strada più sicura l’hanno trasformata in un pericolo costante per chi si trova a percorrerla in auto, moto o con qualsiasi altro mezzo di locomozione. L’eccessivo ampliamento dei marciapiede, con la conseguente riduzione di carreggiata, costringe i conducenti ad effettuare soprattutto in curva, manovre di sterzata forzosamente azzardate, rese ancora più complesse da un’inadeguata illuminazione serale e dalla totale assenza di segnaletica stradale. Ma la cautela dei suddetti conducenti dovrà essere ancora maggiore laddove si percorrerà via Figliola in direzione san Giorgio a Cremano e si giunge all’altezza dell’imbocco di via Flauti, in quanto lì a causa del nuovo marciapiede che invade letteralmente la sede stradale ostruendo la normale direttrice di marcia si è costretti a compiere un innaturale sterzata a sinistra. Di altrettanta pericolosità è lo spartitraffico che sbuca dal nulla realizzato in piena curva nei pressi di via Figliola. così come complessa e poco sicura diventa la percorribilità di tale via a causa di vari souvenir lasciati dal cantiere aperto da mesi e senza ancor fine. Infatti è possibile ammirare le numerose reti di protezione non segnalate con dispositivi luminosi, coni di pericolo sparsi sulla carreggiata e prive di bande catarifrangenti oltre agli innumerevoli tombini non livellati che rappresentano un costante pericolo per i pneumatici. Infine dal punto di vista estetico la strada si presenta visibilmente molto variegata. Infatti a marciapiede in asfalto ne seguono altri in pavè senza che vi sia un motivo che spieghi tanta discontinuità ed alternanza nell’utilizzo di materiali a tratti di lusso ed a tratti di risulta. Così come incomprensibile è l’aver utilizzato cordoli in cemento per rifinire il marciapiede innanzi a villa Figliola che forse avrebbe meritato più rispetto. Insomma al posto della vecchia via Figliola dopo mesi di lavoro ve ne è una nuova che con tutti i suoi pericoli ed inestetismi è totalmente da rifare. Ovviamente è spontaneo domandarsi il perché questi lavori non vengano seguiti in maniera costante da chi di dovere, con competenze tali da recare effettivamente miglioramenti al comune di San Sebastiano al Vesuvio.
Martina Manzo