Cercola. – Ormai è ufficiale, a Cercola si è in piena emergenza etica, i cittadini di Cercola si devono sorbire in ogni seduta pubblica Pasquale Tammaro, con i suoi interventi di moralizzazione della vita amministrativa. Ma allo stesso gli è già sfuggito di mente che vanta un record straordinario, probabilmente sarà l’unico primo cittadino dell’occidente europeo, che in corso di mandato, ha salutato la vittoria del figlio al concorso di istruttore amministrativo al comune dove lo stesso sindaco governava . Nulla da contestare sul piano giuridico, o meglio non siamo legittimati noi giornalisti ad indagare su questioni giuridiche, ma il nostro mestiere ci porta a riflettere su questioni di “etica pubblica” . Chi governa , a nostro avviso, e non ha intenzione di “allontanare” la comunità dalle istituzioni deve tenere una condotta amministrativa distante da episodi od attività chiacchierate. Oggi ci chiediamo, perché i cittadini di Cercola devono sopportare i proclami sulla bontà delle azioni da sindaco quando Tammaro, l’anno scorso, non impedì al figlio di partecipare al concorso, e, visto che fece valere la legittima volontà del figlio di non negarsi un’opportunità, perché Pasquale Tammaro quando ha saputo della vittoria del figlio non ha rimesso il suo mandato nelle mani degli elettori? Mentre mesi fa nella vicina San Giorgio a Cremano, solo perché il fratello di un consigliere comunale, ed anche un altro che sedeva in consiglio comunale, superarono alcune prove dei concorsi, ci fu una panolada di protesta di tanti sangiorgesi, sotto il palazzo comunale, che ”obbligarono” gli stessi a rinunciare al sogno del posto fisso in comune.
Ormai è “ufficiale”Pasquale Tammaro ha generato il “tammarino”, ovvero Dario Coppola, presidente della Pro Loco Cercola. Dario Coppola, un illustre sconosciuto nel mondo istituzionale cercolese, si erge a grande ideologo del territorio e dispensatore di valori di aggregazione e di impegno sociale nell’interesse dei cittadini, e ciò è riscontrabile dal web, dove questo Tammaro in miniatura, ha rilasciato alcune dichiarazioni al giornalino della Pro Loco : “Ecco allora il progetto Proloco! - si legge in un passaggio di Coppola - Avevamo l’esigenza di qualcosa di nostro , di essere parte attiva del nostro paese, lontani dal soddisfare gli interessi personali e lontani dall’essere vittime di un sistema che ti porta essere un burattino di qualcuno che muove le fila per conto tuo e dove tutto sembra scivolarti addosso con indifferenza.”
In primo luogo, i nostri lettori hanno il diritto di sapere e noi il dovere di informare in merito a questa nuova figura che si sta proiettando a paladino dell’interesse comune nel dibattito cittadino. Dario Coppola, ha un rapporto strettissimo con il sindaco Pasquale Tammaro, in quanto è il cresimato della fascia tricolore. Allo stesso tempo Dario Coppola è cognato del consigliere comunale Giovanni D’Avanzo, quest’ultimo in consiglio comunale in tre anni e mezzo è intervenuto due volte, di cui una per formulare dei saluti. La Pro Loco Cercola, negli anni gestita da noti professionisti di Cercola, è andata nelle mani di Coppola nel 2009, a pochi mesi del secondo mandato di Pasquale Tammaro. Mentre sono iscritti alla Pro Loco, ed anche molto attivi e presenti sul territorio, gli stessi figli del sindaco di Cercola, gran parte della famiglia dello stesso Dario Coppola, tra cui un fratello, reduce da un anno di servizio civile selezionato al comune. Nei ranghi anche alcuni giovani cercolesi che fanno parte dello staff del sindaco di Cercola, e giovani che hanno fatto parte del servizio civile o dei tirocini formativi sempre selezionati dai dirigenti del comune di Cercola. Insomma, la Pro Loco Cercola non è un’associazione satellite dall’apparato dei governanti comunali, sembrerebbe. e poniamoci questo legittimo dubbio, nascere vivere e rinnovarsi in quelle stanze di potere. Nulla di giuridicamente contestabile, sia chiaro, e questo lo precisiamo per il sindaco, ma sulla questione di etica pubblica ci sarebbe da discutere.
Anche il numero delle manifestazioni organizzate dalla Pro loco Cercola, rispetto alle gestioni passate dell’associazione, ci sembrano un tantinello eccessive. Per quanto riguarda l’elargizione di contributi comunali diretti ed indiretti alla Pro Loco, in due anni e mezzo di attività sfiorerebbero i centomila euro, come più volte manifestate dall’opposizione in consiglio comunale. Mai associazione a Cercola avrebbe incassato più contributi. Nelle passate amministrazioni la Pro Loco si aggiudicava un contributo annuo di appena mille euro
Dario Coppola, il presidente della Pro Loco Cercola, invece di porsi interrogativi relativi ai mormorii cittadini, in perfetto stile “tammarino”, comunica alla città , che l’azione della Pro Loco è scevra da interessi personali ed è autonoma, e gli associati non sono burattini nelle mani di qualche potente del territorio.
In ultimo questa trovata della Sagra del Piennolo è davvero sconcertante. Ormai, quello della coltivazione del pomodoro è un’attività quasi estinta sul territorio, e con le future colate di cemento che si prospettano con la nuova variante urbanistica, sarà del tutto perduta.
Chi vi scrive crede che dovranno cambiare titolo dell’evento e tramutarlo in : “La Sagra del Piennolo di Pomodoro che fu!” . Egregi ed esimi dirigenti della Pro Loco di governo “dal cemento non nascono i pomodori, ma ben altro!”
Gaetano Busiello