Il Sindacato Europeo dei Lavoratori non condivide la stretta sulle pensioni e ancor meno riduzioni sulle già poco pesanti pensioni di reversibilità.
Le dichiarazioni di Giovanardi: ”Mi sembra piu’ che ragionevole riportare l’istituto della reversibilita’ alla sua ratio originaria, cioe’ di garantire al coniuge superstite dopo una vita trascorsa insieme, di godere della pensione del coniuge premorto. E’ evidente – continua Giovanardi – che, se non si modifica la normativa attualmente vigente, una ventenne che sposa un ultrasettantenne potrebbe godere per decenni della reversibilita’ della pensione del marito pagata dalla collettivita’ e scarsamente giustificata da pochi anni di matrimonio”.
A parte il taglio moralistico della dichiarazione sopra per raccogliere i voti dei cattolici, non si capisce perchè una persona non possa e non debba poter gestire i soldi del coniuge ma solo una parte stabilita dalla politica.
Le vedove o i vedovi già hanno un danno per la perdita del coniuge, e oltre al danno umano anche la perdita economica, di uno Stato che toglie diritti ai cittadini che hanno lavorato una vita e purtroppo non possono beneficiare del meritato riposo, ma debbono sentirsi anche le prediche di Giovanardi.
I diritti non si toccano, bisogna dare alle vedove ( in numero maggiore dei vedovi) il maltolto, altro che una misera percentuale!
E’ una battaglia di civiltà che vogliamo portare avanti e cerchiamo l’appoggio degli altri sindacati e delle forze politiche.
Giuseppe Criseo
Segretario Generale
Sindacato Europeo dei Lavoratori
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