San Sebastiano al Vesuvio. – Continua imperterrita senza tentennamenti l’opposizione de “Il Popolo di San Sebastiano”, che si sta rivelando una vera e propriacampagna di legalità. Il movimento civico di opposizione che vanta come leader Gennaro Manzo ha fatto affiggere oggi in città dei manifesti, con i quali informa la comunità sansebastianese di quanto accaduto nello scorso consiglio comunale.
“Bilancio 2011. “il sindaco ha rimesso le mani nelle tasche dei cittadini”, questo è il titolo che domina i manifesti presentisui tabelloni nella città di San Sebastiano al Vesuvio”. Già dal titolo quelli de “Il Popolo di San Sebastiano -Manzo Sindaco” lasciano intendere che la maggioranza che sostiene il sindaco ha approvato un bilancio che carica i cittadini di aumenti ai balzelli, invece ,a detta dagli uomini di Manzo,di provvedere ai tanti sprechi , ad esempio recuperare i crediti che il comune di San Sebastiano al Vesuvio vanta nei cofronti dei gestori della piscina comunale, quantificato intorno ai duecentomila euro. Secondo “Il Popolo di San Sebastiano – Manzo Sindaco” questo bilancio avrebbe confermato le previsioni anticipate durante la campagna elettorale da parte dello stesso “Il Popolo di San Sebastiano – Manzo Sindaco”, dell’aumento della Tarsu di oltre il 30%. E come spiegano da “Il Popolo di San Sebastiano” questo aumento sarebbe ingiustificato visto che il costo del servizio della raccolta dei rifiuti non è aumentato, o meglio è aumentato, ed in modo irrisorio, solo per quanto riguarda il costo della discarica, prevista da una delibera della Giunta Provinciale di Napoli. E si fa largo negli ambienti del centrodestra sansebastianese l’ipotesi che questi fondi andrebbero a coprire la spesa del personale, quest’ultima già letteralmente sfondata, visto il mancato rispetto della normativa in materia che prevede il contenimento della spesa del personale. Ma , clamorosamente, in barba ad ogni paletto il sindaco Pino Capasso, ha provveduto, per inspiegabili equilibri del personale comunale,a prevedere altre figure professionali, stiamo parlando di due componenti all’Ufficio Tecnico e uno all’Ufficio Ecologia e questi ultimi sono sotto l’attenzione de “Il Popolo di San Sebastiano, che a chiesto il ritiro delle delibere relative a queste assunzioni di questi dipendenti a contratto determinato, in quanto sarebbero stati previsti senza la dovuta copertura finanziaria, obbligatoria per legge.
Il manifesto pone l’accento anche sulla presunta svendita di beni immobili di proprietà comunale, giustificata dal sindaco Capasso, nel tentare di recuperare appena trecentomila euro da destinare a coprire non identificati debiti fuori bilancio. Diverse domande sono state fatte dal leader dell’opposizione consiliare Gennaro Manzo nelle due ore e mezza di lezione contabile che ha visto soccombere il navigato, e crediamo solo per una questione di anzianità, sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, delegato anche al bilancio.
“Dove sta - così recita il manifesto - la valutazione di questo beni immobili? E’ stata fatta? E’ giusta? Chi l’ha fatta?”. E poi ha incalzato con altre domande: su quali fossero i debiti fuori bilancio. Ma il sindaco, come emerge dai verbali di consiglio comunale, non ha risposto a nessuna di queste domande. E si è assistito ad un mutismo inquietante che ha colpito anche i consiglieri di maggioranza. Almeno sul bilancio, un aspetto determinante per la vita della consiliatura gli addetti ai lavori si aspettavano un confronto costruttivo fatto di scambi di vedute tra le due anime della politica locale, invece si è assistito ad un monologo: assenti ingiustificati il sindaco, ed i suoi uomini di consiglio.
“Il Popolo di San Sebastiano – Manzo Sindaco” fedele al suo mandato elettorale contninuerà imperterrito a vigilare sull’Amministrazione nell’esclusivo interesse dei cittadini.” questo è stato il monito lanciato dagli uomini di Gennaro Manzo a conclusione del manifesto.
Gaetano Busiello