Cercola. Il Popolo della Libertà “abbandona” Pasquale Tammaro

comune di cercola

Cercola(Na). - Il dato politico che esce fuori dal consiglio comunale di ieri sera è inequivocabile: Pasquale Tammaro non ha una maggioranza che lo sostiene. Infatti, alla seduta convocata in piena estate dal presidente del consiglio comunale Giuseppe D’Ambrosio, su richiesta deklla maggioranza di governo, erano assenti il gruppo che fa capo al segretario del partito Vincenzo Esposito, gruppo composto dal capogruppo Orazio Pandolfi, da Antonio De Michele e da Dante Capezzuto, ai quali si aggiunge Antonio Forte, assenza sulla quale si dovrebbe comprendere la motivazione. Mentre Anna Santoro, qualche mese fà uscita dal Popolo della Libertà, si è astenuta sui provvedimenti da adottare. Quindi, la seconda convocazione  prevista per le ultime sedute di consiglio tenterebbe, invano, di mascherare la crisi politica latente che affligge la compagine di governo.

Il provvedimento centrale da approvare era relativo alle variazioni di bilancio, e ieri era l’ultimo giorno utile per approvarle, pena decadenze delle stesse. Il sindaco Tammaro,  in una rapida lettura,  ha informato il consiglio dei vari capitoli ai quali sono assegnate queste somme, ma senza entrare nel merito di chi effettivamente entra in possesso di questi centomila euro , dei quali 26mila euro agli spettacoli andati in scena a Cerc0la.

Pesantissime sono risultate le assenze sia dell’assessore al bilancio Bruno Colella e sia il responsabile del servizio finanziario Francesco Saverio Barone, ossia i veri responsabili del ricorso alle variazioni di bilancio, in quanto hanno palesato in modo inequivocabile la loro scarsa attitudine alla programmazione economica delle spese dell’ente comune.

“L’assenza – è intevenuto in seduta consiliare Salvatore Grillo(PD) - di ColellA e del funzionario Barone sono sintomatici dell’armata brancaleone che il sindaco guida. Noi, come Partito Democratico, votiamo contro per il semplice motivo che non abbiamo le carte per poter valutare queste variazioni e soprattutto, per il fatto che ci son stati in estate altri consigli comunali, ai quali si poteva aggiungere questo importante provvedimento che riguarda, come ho sentito dal sindaco, anche l’asilo nido comunale e i lavori per le aule scolastiche di alcuni plessi scolastici. E, poi, in questo momento economico particolare non possiamo che contestare l’enorme spreco di soldi per festicciole di paese”

Salvatore Calvanese, assessore alla cultura, doveva comunicare dettagliamente a chi andavano questi 26 mila euro delle feste, ma è stato prontamente zittito dal sindaco e dal suo braccio destro Nicola Campanile. Forse temevano la polemica che poteva scaturire dallla probabile assegnazione di altri fondi alla Pro Loco, e che avrebbe determinato l’impossibilità dell’esprimere il voto da parte del consigliere Giovanni D’Avanzo, cognato del Presidente della Pro Loco. Si ipotizzava l’esistenza del conflitto d’interessi, in quanto l’art.38 dello statuto comunale prevede espressamente di non votare provvedimenti, da parte del consiglieri comunali, che posso riguardare familiari entro il quarto grado di parentela. Ma D’Avanzo incurante dello statuto ha votato favorevole al provvedimento che dovrebbe finanziare la già avvenuta Sagra del Piennolo, organizzata dal suo cognato.

Anche Luigi Di Dato, del Partito Socialista, ha sottolineato la scarsa coesione in maggioranza, ed ha invitato il sindaco a dimettersi in quanto non ha più una maggioranza.

Ma un altro dato politco esce in modo forte, quello relativo all’atteggiamento degli altri due componenti del Partito Democratico Riccardo Meandro e Vincenzo Barone ed il capo della sinistra estrema in consiglio comunale, l’architetto Eugenio Esposito, assenti in questo delicato consiglio comunale.

Conti alla mano se i due democratici ed Esposito fossero stati presenti ieri sera avrebbero fatto incassare una sonora sconfitta politica alla maggioranza di Tammaro, che ha fatto passare il provvedimentocon soli sette voti, mentre l’opposizione coesa deterrebbe in teoria otto voti. Ma l’atteggiamento non chiaro di questi consiglieri comunali hanno caratterizzato tutto la consiliatura, e molto spesso, sono risultati i veri sostenitori del barcollante Pasquale Tammaro.

Gaetano Busiello

 

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