Caserta. “Le esternazioni della Mirigliani denotano solo una gran debolezza, timore e assoluta mancanza di sensibilità, verso chi come me e come tanti, stanno lavorando alacremente a questo particolare concorso di bellezza, che voglio ricordare è nato per far si che ci sia la piena integrazione tra il mondo dei sordi e quello degli udenti dove i sordi sono protagonisti”.
È quanto dichiara l’artista casertana Anny Tronco, Patron di “Miss Italia Sorda”, un evento che si svolgerà il 24 settembre al Belvedere di San Leucio in Caserta, in risposta alle dichiarazioni della patron di Miss Italia Patrizia Mirigliani, che dal canto suo, apostrofa i concorsi alternativi, come “cloni” del suo, “dimenticando però – aggiunge la Tronco – che il nostro concorso è teso esclusivamente al sociale e non al business frenato”.
“La nostra mission – prosegue – è sin troppo chiara ed evidente, la piena integrazione al pari dell’abbattimento di ogni discriminazione. Vogliamo offrire alle ragazze sorde, un’opportunità, spesso negata, di esaltare il loro fascino e la loro bravura, per poter incoronare il sogno di tutte loro: entrare a far parte del mondo e dello spettacolo, dalla porta principale”.
“Il tutto – aggiunge ancora la Tronco – grazie, solo al lavoro di molti volontari e alle nostre risorse personali o di chi, dimostratosi sensibile, ha voluto orgogliosamente credere e continua a farlo, nel nostro progetto. A differenza di chi, come la Mirigliani, che può riproporre ogni anno, un concorso grazie a sponsors di varia natura e sostegni piccoli, medi o grandi, da parte di chi ha “particolari” interessi sulla sua manifestazione”.
“Ed è per questo – sottolinea la Patron di Miss Italia Sorda – che siamo costretti a rimandare al mittente la dichiarazione di “basso profilo” della Mirigliani, quando in maniera disturbata, accusa noi come altri di “far un uso illegale, del marchio Miss Italia, per interessi personali. Così si fanno guadagni sfruttando solo il lavoro altrui”. Mi preme ricordarle, che noi di interessi personali non né abbiamo e facciamo tutto alla luce del sole, cercando quotidianamente di scacciare ogni tipo di oscurità, eventualmente ce ne fossero”.
“La nostra è una missione – ribadisce e conclude – tesa all’integrazione. Ma se la “signora” Mirigliani si scalda tanto, vuol dire forse, che l’interesse lo abbia lei. Saremmo proprio curiosi, di sapere, che tipo di interesse è”.