Ravello (Sa). - Il dottor Luca Martino, componente dell’associazione Portosalvo Giovani, ha posto all’attenzione pubblica, con un reportage fotografico lo spreco di danaro pubblico, 16 milioni di euro della Comunità Europea, che si nasconde dietro a questa fantastica e suggestiva idea tecnico-culturale, quella dell’Auditorium di Ravello.
“Ci sono - spiega in un comunicato Luca Martino - voluti ben tre anni di autorizzazioni, promesse e liti furibonde che hanno innescato polemiche ambientali, e rivolte da parte degli abitanti del posto. Poi altri tre anni di lavori,seguiti dalla tanto attesa inaugurazione ufficiale tenutasi a gennaio del 2010; infine 11 mesi di porte quasi sbarrate.
È così che oggi l’Auditorium di 400 posti realizzato a Ravello,su progetto del grande architetto Oscar Niemeyer, è come una navicella spaziale futurista simile a quelle che si vedono nel celebre film Blade Runner, ormeggiata fluttuante sulla costa amalfitana. Un vero scempio direte, ma in realtà il vero scempio è quello ad oggi non ancora discusso….
Dopo 16 milioni di euro stanziati e finanziati dalla Comunità Europea – conclude Luca Martino - e neanche ad un anno di distanza, si trovano a terra tra crepe, intonaci caduti,fessure, muffe e macchie di umidità che per la gioia dei turisti e di tutti noi italiani sono già visibili ad occhio nudo…..”
I giovani studenti e laureati di Napoli sono scesi in campo.
E dall’esperienza del Comitato Civico Portosalvo: è nata la prima associazione giovanile in difesa dell’arte
“Portosalvo Giovani” iniziativa di intervento non violento per la salvaguardia del patrimonio culturale partenopeo.
Il crescente susseguirsi di episodio incresciosi che hanno deturpato il centro storico partenopeo, patrimonio dell’UNESCO dal 1995, ha fatto maturare la consapevolezza che ognuno di noi può scendere in campo in maniera attiva al fine di tutelare il patrimonio storico, artistico e culturale.
Un antidoto all’indifferenza e la sollecitazione ad attivarsi “minimalisticamente”, cioè a riattualizzare l’antico detto “la goccia scava la roccia”. Portosalvo Giovani si propone come un movimento civico, al di fuori delle logiche di appartenenza politica, per sviluppare, nei luoghi della Città, progetti, incontri culturali, mostre, dibattiti, campagne di denuncia e sensibilizzazione sul territorio.
Portosalvo Giovani si accinge a diventare un punto di riferimento culturale nevralgico nel desiderio di riscatto del Belpaese, che imprescindibilmente dovrà partire dagli scempi pepretarati dai governanti delle nostre terre.