Pomigliano d’Arco (Na). – .Fu Ugo Gobbato, nativo di Volpago del Montello, a riorganizzare e risollevare le sorti dell’Alfa Romeo, favorendo nel 1938 la fabbrica di motori Avio a Pomigliano d’Arco. Morì assassinato nel 1945, un delitto politico rimasto impunito: l’istruttoria fu archiviata, per effetto dell’amnistia nel 1960. A Gobbato è intitolato lo stadio di Pomigliano.
«Alla commemorazione – dice l’assessore Lauri – interverrà anche il sindaco di Volpago del Montello, paese natale di Gobbato e ci sarà una grande sorpresa, grazie all’idea di coinvolgere il museo storico dell’Alfa Romeo di Arese». L’evento, previsto per le 18 di sabato 24 settembre nell’aula consiliare del municipio, si chiama «Pomigliano d’Arco: città – fabbrica tra storie e persone». In scaletta, la presentazione del libro di Marino Parolin «Ugo Gobbato, la leggenda di un innovatore senza epoca». A presiedere la manifestazione, il vicesindaco di Pomigliano, Vincenzo Caprioli. Interverranno l’assessore alla Cultura, Pasquale Lauri, il sindaco di Volpago del Montello, Roberto Toffoletto, lo storico dell’Alfa Romeo, Fabio Morlacchi, l’autore del libro Marino Parolin e Marco Fazio, responsabile del centro di documentazione storica dell’Alfa Romeo di Arese. Parteciperanno i dirigenti di Alenia, Alfa Romeo Avio, Elasis, Fiat di Pomigliano d’Arco e i responsabili territoriali di Fim, Fiom, Fismic, Ugl, Uilm.
Ufficio Stampa Città di Pomigliano d’Arco