San Sebastiano al Vesuvio. – Anche se il 24 agosto scorso, in quinta seduta, è stata aggiudicata al Consorzio Stabile Eragon la gara per l’affidamento dei lavori di riqualificazione ed adeguamento alle norme dell’inquinamento luminoso e contenimento energetico degli impianti di pubblica illuminazione al viale delle Industrie ed a via degli Astronauti, nulla fa prevedere l’immediato inizio dei lavori.
In questi giorni l’ATI CO.MI s.r.l./E.DI.CA Costruzioni s.r.l ha inviato una missiva significativa a tutti gli uomini delle istituzioni comunali: sindaco, assessori, consiglieri di maggioranza e di minoranza. Questa Ati è l’aggiudicataria originaria di questa gara, poi una serie di discutibili decisioni e posizioni amministrative l’hanno relegata al secondo posto in graduatoria, rispetto all’ultima seduta di gara.
Un documento interessante è stato recapitato ai politici del territorio, con il quale si informa che organi sovra comunali potrebbero intervenire annullando l’aggiudicazione al Consorzio Stabile Eragon, perché a detta del raggruppamento della COMI, il Consorzio Stabile Eragon avrebbe usufruito di una presunta aggiudicazione illegittima, in quanto sarebbe stata viziata da diverse defaillances procedurali: quali la mancanza di impegno ad accettare l’eventuale consegna dei lavori anche sotto riserva dei legge nelle more della stipulazione del contratto, come espresso dal Bando di Gara, invece il Consorzio Eragon nell’istanza di partecipazione della gara sarebbe stata inserita una frase che non espliciterebbe l’assunzione di impegno da parte del dichiarante, ma si limiterebbe alla semplice riproduzione della clausola del bando. Il soggetto della dichiarazione è, infatti, la dichiarazione e non il dichiarante.
Anche la polizza fideiussoria emessa presenterebbe anomalie, in quanto il bando prevede espressamente che tutti i consorziati debbono presentare la polizza, mentre solo il Consorzio Stabile Eragon, a capo del raggruppamento, l’avrebbe presentata. Poi, altri, ma non secondari vizi formali, soggetti pena di esclusione dalla gara, hanno caratterizzato la presentazione della domanda da parte della Eragon, con per esempio i modelli B1, B2 , previsti dal bando, così come presentati dalla Eragon non sarebbero legittimi in quanto mancherebbe il timbro di congiunzione ai diversi moduli presentati dalla Eragon.
Visto che in precedenza, per ben cinque volte, la commissione di gara ha riaperto la gara dopo le aggiudicazioni, gli addetti ai lavori scommettono, ovviamente con quota popolare, la nuova riapertura della gara.
Anche il mondo politico locale, probabilmente quello del consiglio comunale, sembra aver voglia di attenzionare questa gara, caratterizzata da procedure amministrative che stanno mettendo in imbarazzo l’intera amministrazione comunale.
Il direttore Gaetano Busiello