Cercola (Na). – Ormai non fa più notizia, ma per completezza di informazione la dobbiamo registrare. Nicola Campanile, uomo nostalgico dell’Ulivo che fu, assessore in una giunta di centrodestra a Cercola, ha firmato per abolire il porcellum.
Il dato politico locale che salta agli occhi e nelle valutazioni degli addetti ai lavori risulta essere la continua sfida che lancia Campanile, ritenuto il braccio destro del sindaco Pasquale Tammaro, al popolo ed all’apparato pidiellino locale. Infatti, Campanile si dimostra incurante della demolizione del voto di opinione che sta mettendo in atto con le sue uscite “sinistre”. Clamorose furono quelle di qualche anno orsono quando andò a votare alle primarie del Partito Democratico o quella riguardanti le affermazioni sul conto di Cesaro, lo stesso Campanile non ritenne adatto al ruolo il presidente del Popolo della Libertà rispetto al suo amico Luigi Nicolais, tutti e due in corsa all’epoca per la poltrona di Palazza Matteotti.
Il disegno è chiaro. Nicola Campanile ha tentato, e tenta ancora, di sganciare Pasquale Tammaro dal partito, per costituire un fronte civile, da lui capeggiato, che scenda in campo per il rinnovo del consiglio comunale del 2013. Mentre coloro che sono più legati al partito, come Vincenzo Esposito, consigliere comunale e segretario cittadino, restano a guardare le gesta antipiedielline del braccio destro di Pasquale Tammaro. L’unica azione che resta nelle mani dell’area pidiellina locale è quella di non far finire la consiliatura a Pasquale Tammaro, impedendolo politicamente di riproporsi sulla scena entrando nelle trattative logoranti che precederanno la prossima consultazione elettorale comunale.
il direttore Gaetano Busiello