Gli europarlamentari del Ppe Enzo Rivellini, Potito Salatto e Sergio Silvestris hanno rilasciato la seguente dichiarazione: «Stamane l’UE mette in mora l’Italia per l’emergenza rifiuti della Campania e se entro due mesi la situazione non sarà risolta scatterà l’infrazione e la denuncia alla Corte di Giustizia. Tra tante dichiarazioni inesatte crediamo sia opportuno una volte per tutte chiarire in maniera puntuale le tappe di questa triste vicenda, evitando speculazioni dettate solo da furia mediatica ed ideologica.
1) La Campania si é trovata nell’emergenza rifiuti per l’incapacità della sinistra e di Bassolino che, da Presidente e da Commissario, anche per l’opposizione di tanti (ricordo in Consiglio regionale un violento alterco tra Bassolino e i Verdi sul termovalorizzatore di Acerra), é stato disastroso.
2) L’assessore Romano ha presentato a Bruxelles un piano rifiuti che ha trovato concordi l’UE e anche l’allora eurodeputato de Magistris che, presente al Parlamento, nulla obiettò.
3) Preso dalla sua furia non solo ideologica ma anche mediatica (per de Magistris, in questo ed in tanti altri aspetti uguale a Bassolino, é meglio apparire che essere) l’attuale sindaco di Napoli votò per bloccare i fondi per le bonifiche alla Campania e non volle ascoltare chi gli chiedeva di non penalizzare la nostra comunità proponendo, casomai, maggiori controlli sulla spesa ma non il blocco totale di tali fondi. Naturalmente appena eletto sindaco, in barba alla coerenza, ha chiesto le risorse che lui stesso, da europarlamentare, aveva contribuito a bloccare.
4) La messa in mora di oggi dipende dai ritardi nella realizzazione del piano rifiuti perché ed é testuale: l’Europa chiede “che il piano sia al presente e non parli al futuro in maniera ipotetica”. Altre ipotesi sono fantasiose e frutto, ripeto, della furia ideologica e mediatica.
5) Relativamente all’esportazione della monnezza che non é una invenzione di De Magistris, ma del suo sodale Bassolino, vorremmo precisare che l’europarlamentare Cornelis de Jong, esponente della sinistra a cui de Magistris fa l’occhiolino, ha presentato un’interrogazione durissima che alleghiamo e che dimostra l’irregolarità di tale procedura.
Crediamo pertanto sia arrivato il momento di risolvere il problema, di togliere la monnezza dalle strade e di lavorare tutti insieme. A De Magistris, così come ai tanti che non hanno a cuore la risoluzione del problema ma preferiscono solo “fare chiasso”, chiediamo di spogliarsi dai panni del “Er più” e casomai di ”copiare” la tecnologia che in tutte le città più avanzate del Mondo viene applicata per il bene pubblico (raccolta differenziata e termovalorizzatori).
Una volta per tutte, visto che si parla della nostra salute, smettiamola con i cattivi prestigiatori da circo di quart’ordine !».
Comucato Stampa congiunto dei tre parlamentari europei