Cercola (Na). – Tensione e follia hanno caratterizzato la seduta di consiglio comunale di ieri sera. Ad essere protagonisti negativi della serata risultano essere il sindaco Pasquale Tammaro e Nicola Campanile. Ieri sera si son visti in consiglio comunale i militari della locale Tenenza dei Carabinieri, a spiegarne le ragioni è stato il sindaco Tammaro, visto che da tempo il servizio d’ordine era stato prestato dai Vigili Urbani.
“Ho informato io direttamente il comandante della Stazione dei Carabinieri il tenente Vito Ingrosso, perché sono venuto a conoscenza delle intimidazioni al presidente dek Consiglio Comunale Giuseppe D’Ambrosio da parte del consigliere Salvatore Grillo, quindi, ho richiesto l’intervento dei Carabinieri”, ecco cosa ha dichiarato in consiglio il sindaco Pasquale Tammaro. Stupore ed incredulità ha caratterizzato lo stato d’animo dei cittadini. “Presidente – Salvatore Grillo è intervenuto rivolgendosi a D’Ambrosio – se non smentisce quello che sta dichiarando il sindaco Tammaro, la querelo!” In verità, in totale imbarazzo Giuseppe D’Ambrosio per tre volte volte al microfono ha confermato di non avere mai ricevuto intimidazioni dal consigliere comunale Salvatore Grillo. Ma il fatto grave rimane, il sindaco Tammaro,smentito in modo deciso da D’Ambrosio, durante la seduta , in modo incontrollato ed ingiustificato, ha attaccato con frasi sconnesse anche noi della carta stampata.
Un altro episodio si è consumato dopo poco la mezzanotte, quando i carabinieri non erano più presenti in aula. Il consigliere comunale del Popolo della Libertà Alfredo Tammaro, rivolgendosi al capogruppo dell’API Vincenzo Fiengo,quest’ultimo aveva lasciato il consiglio da qualche ora, stigmatizzava delle dichiarazioni rilasciate dallo stesso su una testata giornalistica on line locale, e stigmatizzava l’interrogazione dei parlamentari del PD relativamente al presunto condizionamento camorristico dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pasquale Tammaro.
“Siamo onorati ed onorabili, in quest’amministrazuione comunale non c’è condizionamento camorristico.”, dichiarava Alfredo Tammaro. . Lo stesso pidiellino si rivolgeva all’unico dell’opposizione restato in aula fin dopo la mezzanotte. Ma con “l’eleganza dei ciucci” , i consiglieri pidiellini, appena preso il microfono Grillo, hanno abbandonato l’aula , facendo mancare il numero legale ed hanno impedito la replica a Grillo. Ma con gesti e parole al veleno l’assessore Nicola Campanile, fuori microfono, mettendo in campo uno spettacolo imbarazzante, ha lanciato accuse gravissime al consigliere Grillo.
“Mi rivolgo ai cittadini presenti ed ai rappresentanti della carta stampata – è intervenuto Salvatore Grillo, citando nome e cognome al microfono per registrare le presenze – avete sentito anche voi, Nicola Campanile mi ha dato del ladro, vi invito tutti quanti a testimoniare , domattina andrò a formalizzare la querela”.
Conclusosi nel peggiore dei modi un altro consiglio comunale dove Pasquale Tammaro ed il suo braccio destro Nicola Campanile hanno dato un ulteriore schiaffo alla credibilità delle istituzioni.
il direttore Gaetano Busiello