Sant’Anastasia. “Santuario S.P.A”, i commercianti contro il “Bar del Pellegrino”

santuario madonna dell'arco

Sant’Anastasia. (Na) –  Da una settimana , i commercianti di via Arco, hanno avvertito un calo innaturale di affluenza della propria clientela, e pare che questo dato sia dovuto all’apertura del “Bar del Pellegrino”, un insediamento commerciale previsto all’interno del perimetro del Santuario della Madonna dell’Arco.

“Siamo stanchi di ricevere – commenta adirato un commerciante della zona – una concorrenza sleale. Chi governa il Santuario ha peccato di sensibilità. Infatti, non ha previsto le conseguenze al commercio locale che avrebbe, ed ha, di fatto, prodotto una scelta del genere. Risulta chiaro che il “Marchio Santuario” tira molto di più. Ma, soprattutto, valutando la logistica del parcheggio, interno al Santuario e la posizione del “Bar del Pellegrino”, risulta naturale che il fedele, storicamente nostro cliente, è “obbligato” a consumare i prodotti di questo esercizio commerciale.”

A soffrire economicamente di questa nuova realtà commerciale non sono solo i diretti concorrenti, quali bar, pizzetterie, ecc, ma anche tutti gli esercizi commerciali che insistono su via Arco. I quali non vedono più passare i pellegrini, e  già da tempo, in quanto la visita del fedele adepto della Madonna dell’Arco , visto che  i parcheggi insistono all’interno del Santuario , spesso, non ci si trova nella condizione mentale di uscire fuori dal Santuario, per la semplice ragione di avere tutti comforts nella struttura, anche l’Hotel Casa del Pellegrino. E di fatto questa condizione congiunturale, tra Bar del Pellegrino e situazione parcheggi interni, determina l’immobilismo del fedele, che perde l’occasione di conoscere la città di Sant’Anastasia, ma in particolare si perde l’opportunità di far crescere l’economia locale, reale volano di sviluppo di un territorio.

In verità – ha affermato Il Priore del Santuario Padre Gerardo Imbrianol’impatto sui commercianti locali di questa nuova apertura del “Bar del Pellegrino” non l’avevamo considerata. Sono certo che il tutto nel breve tempo si riequilibrerà. Non è stata una scelta mia, ma è stata la comunità parrocchiale a decidere di dotare un altro servizio ai fedeli del Santuario. Risulta pur vero, visto  che il Santuario avendo determinato il rango di città turistica a Sant’Anastasia, le amministrazione locali non hanno mai creato le condizioni strutturali affinchè realmente si desse vita ad un indotto turistico attorno al Santuario. I parcheggi interni al Santuario sono una vera e propria zavorra a questo tipo di operazione turistica. Ma questo non è un problema nostro, noi facciamo di necessità virtù, se il comune prevede delle aree di servizio attrezzate per i fedeli, con la presenza dei parcheggi esterni noi ne saremo contenti. Sul fronte del Bar del Pellegrino posso solo dire che non avrà il rango del bar tipico, ad un certa ora della giornata chiuderà, compatibilmente con gli orari dei parcheggi.”

A detta di numerosi commercianti il Bar del Pellegrino chiuderebbe nel week end dopo la mezzanotte. A differenza degli altri esercizi commerciali di via Arco, il Bar del Pellegrino, avrebbe un altro servizio in più,  quello del parcheggio gratuito a ridosso del bar stesso, riservato dai vertici del Santuario ai giovani titolari di questa attività. “Noi abbiamo voluto – ha concluso il Priore Gerardo Imbriano -  accogliere un instanza di giovani del territorio, poi, ognuno è libero di fare le proprie valutazioni.

“Se il Priore Imbriano - rispondono un commerciante –   afferma di aver dato lavoro a tre giovani del territorio. Io gli rispondo che fra qualche settimana io ne  devo licenziare otto su 24 . In quanto i prezzi ed i il contesto favorevole a questo Bar del Pellegrino mi penalizzano.”

Per rendere bene l’idea del momento economico-sociale dell’area di Madonna dell’Arco ci siamo recati al comune di Sant’Anstasia  , dove siamo stati ricevuti dall’assessore al commercio Felice Manfellotto.

“ Il nostro governo comunale – ha speigato Felice Manfellotto non può entrare nella dinamiche della concorrenza commerciale sul posto. Ma sul piano politico devo smentire le voci che arrivano dalla zona sulla presunta assenza delle istituzioni comunali in relazione alla mancata valorizzazione della risorsa turistica del Santuario. Un grave problema di quell’area è la mancanza di parcheggi, e questa amministrazione è attentissima a quell’area, tant’è vero che in Giunta abbiamo approvato in progetto che vede in Località Boschetto, al posto dell’Isola Ecologica, un’area di sosta per i Bus turistici. Un’altra area di parcheggio, compatibilmente con le zone catastali pertinenti, la stiamo cercando ed il sindaco Esposito sarà pronto a breve con un provvedimento. E solo creando delle vere strutture si può ipotizzare , anche l’isola pedonale, dove i turisti posso anche visitare la nostra bella cittadina. Io sono nato a Madonna dell’Arco, e mi fa male, vedere le auto parcheggiate nel Santuario , e desidero liberarlo e consegnarlo ai fedeli per le passeggiate senza la presenza visiva di queste auto. Purtroppo, sicccome non siamo una cittadina protetta dall’UNESCO, tanti nostri progetti, tesi a volorizzare anche il turismo religioso, vengono superati dal punteggio di altri comuni UNESCO. Siamo spesso superati da Pompei , proprio per questo motivo. Noi abbiamo in itinere un progetto di turismo religioso che prenda in considerazione anche la realtà conventuale che insiste sul Borgo i Sant’Antonio in modo da legare anche il Santuario con la cittadina anastasiana. Siamo pronti, - conclude Felice Manfellotto - ed i tanti eventi organizzati a ridosso del Santuario lo testimoniano, a valorizzare e riqualificare Madonna dell’Arco.”

Ha fatto rifelttere e discutere una vera e propria campagna pubblicitaria che invitavano gli anastasiani a “consumare” nel Bar del Pellegrino, ossia al Bar del Santuario, o meglio che insiste nel Santuario della Madonna dell’Arco. Anche sul piano etico la scelta del Priore è discutibile.In quanto il bar storicamente ed idealmente è considerato un luogo di “perdizione”, dove l’alcool, anche nel “Bar del Pellegrino” è esposto in bella mostra. Ma soprattutto la Chiesa, in questo caso il Santuario della Madonna dell’Arco, una volta varcato l’ingresso dovrebbe rappresentare  e materializzare quella pari dignità di chi entra nella Chiesa, e quante volte può capitare all’uscita della Messa, qualcuno può consumarsi la pizzetta e la bibita e l’altro starà a guardare imbarazzato. Tanti indigenti ed addolorati cercano nella fede religiosa la speranza . Almeno in un luogo di culto non si dovrebbe creare la condizione di appesantire evidenti differenze  dei fedeli, a nostro avviso, questa scelta etica risulta discutibile.

Intanto, i commercianti di via Arco sono pronti ad una battaglia affinchè venga ridata dignità alla propria attività commerciale, e non venga consumata, a detta loro,  l’ingiustizia derivante da una vera e propria concorrenza sleale.

il direttore Gaetano Busiello

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