Napoli. – Confermato lo sciopero di 24 ore dei lavoratori della Caremar. Lunedì 17 ottobre saranno bloccati tutti i collegamenti con le isole partenopee. Ennesima fumata nera all’incontro di stamane tra le organizzazioni sindacali e l’amministratore unico Capalbo, il direttore generale Liguori e Federlinea. Stesso risultato, per quello precedente, dello scorso 12 ottobre, con l’assessore regionale ai trasporti Sergio Vetrella che, affermano FILT CGIL FIT CISL UILTRASPORTI Campania, “non ha prodotto alcun risultato positivo”.
“L’Ass. ai trasporti – dichiarano le OO.SS – ha confermato la volontà della Giunta Regionale di privatizzare la CAREMAR al 100%, per cui nei prossimi giorni, l’advisor emanerà la manifestazione d’interesse per verificare i possibili acquirenti privati”.
“Le condizioni stabilite nella delibera regionale di agosto non garantiscono gli attuali livelli occupazionali, il contratto ed i servizi minimi.Infatti, – aggiungono – le sovvenzioni pubbliche per i servizi minimi di trasporto sono circa 20 mln. di euro che corrispondono al costo del lavoro, per cui l’acquirente o dovrà ridimensionare i servizi per i cittadini delle isole oppure ridurre i diritti ed il salario dei lavoratori”.
La protesta dei marittimi e’ tesa a rivendicare la garanzia dei livelli occupazionali e retributivi; il mantenimento della partecipazione almeno al 50% del pubblico nel processo di privatizzazione dell’azienda; la definizione dell’organico aziendale dei lavoratori marittimi e amministrativi in piena applicazione del Ccnl in relazione ai quadri orari, alle tabelle, alla consistenza della flotta; la corretta applicazione Dlgs 108/2005 con rispetto della legge riguardo agli orari di lavoro; le garanzie occupazionali nella nuova societa’ per gli amministrativi momentaneamente trasferiti in Laziomar; la conferma della continuita’ lavorativa per i precari; la promozioni del personale”.
Nei prossimi giorni e dino a domenica saranno effettuate assemblee su tutte le navi della Caremar per illustrare le motivazioni dello sciopero del 17 Ottobre.
Comunicato Stampa