Napoli. – “Riteniamo inaccettabile e incomprensibile l’atteggiamento dei vertici dell’ASIA che hanno rifiutato di incontrare le RSA dell’azienda e di fornire chiarimenti circa alcuni trasferimenti di personale, anche dalla direzione operativa a quella amministrativa, nonché una serie di cambi di turnazione“. E’ quanto affermano in una nota il segretario generale della FP Napoli Massimo Salvatore e il segretario provinciale Emiddio Castellano.”La RSA – raccontano i segretari – ha chiesto per due volte ai vertici dell’Asia-Napoli un incontro per conoscere le motivazioni che hanno indotto a tali decisioni e i criteri adottati dall’Azienda. Trascorse alcune settimane, e non avendo ricevuto alcuna risposta, oggi, 17/10/2011, la RSA si è recata presso la direzione aziendale chiedendo di parlare con il Presidente dell’ASIA. Gli è stato risposto che costui era assente e che avrebbero dovuto aspettarlo nei viali. Dopo un ora e mezza di attesa in strada la RSA si è recata in modo educato e civile presso gli uffici rinnovando la richiesta. La risposta data dall’azienda è stato l’intervento della Digos“.
La Funzione pubblica denuncia “la volontà precisa dell’azienda di non dialogare con il sindacato” e l’atteggiamento dell’Asia “che tende a favorire l’acuirsi di una conflittualità che certamente non giova nè contribuisce a superare questa delicata fase di emergenza rifiuti, della quale siamo consapevoli a tal punto che, con grande senso di responsabilità, abbiamo dichiarato la nostra disponibilità all’amministrazione comunale al suo superamento, impegnando la nostra struttura aziendale su tale obiettivo”.
“Pur tuttavia, – concludono i due segretari – non possiamo accettare che l’emergenza significhi abbassamento dei diritti dei lavoratori e disconoscimento delle prerogative sindacali, né l’utilizzo della forza pubblica può essere sufficiente a condizionare le legittime richiesta dei lavoratori”. La Funzione pubblica di Napoli ha chiesto un incontro al sindaco De Magistris, al vice- sindaco Sodano, al capo Gabinetto del Comune di Napoli Auricchio e al presidente dell’Asia Napoli, Rossi “per chiarire quanto avvenuto, evitare inasprimenti e ripristinare quelle condizioni di diritto che consentono la civile convivenza”.