Sant’Anastasia (Na). – «Mettere al centro l’individuo nella sua totalità, come padre, lavoratore, figlio, marito, studente e cittadino». Con questo spirito si è aperto ieri – martedì 18 ottobre – nella sala consiliare di palazzo Siano il convegno sulle dipendenze (dalla droga, dall’alcool, dai giochi, videogiochi e da internet), organizzato dalla Commissione Pari Opportunità (Cpo) del Comune di Sant’Anastasia, sponsorizzato dall’Ordine degli Avvocati di Nola e partecipato da studenti ed insegnanti delle scuole locali. «Il primo di un ciclo di interventi tematici -annuncia la presidente della Cpo Francesca Beneduce- che va nella direzione di informare e formare alla cittadinanza attiva». «Ci sono dipendenze che non sono legate solo al gioco o a internet -ha proseguito la presidente- ma possono essere anche di altro tipo, come per esempio la “sudditanza” da persone, oggetti o azioni ripetitive. Per il momento iniziamo da queste, poi proseguiremo con altre tipologie di disturbi». La coazione a ripetere gesti normali della quotidianità nella ricerca compulsiva del piacere, fino ad arrivare a forme di estraniazione dalla realtà, nei casi più gravi persino al suicidio, ravvisa la forma della patologia psichiatrica «multifattoriale» su cui bisogna intervenire. «La prevenzione è il miglior rimedio» ha sottolineato Elena Capriola, psichiatra e psicologa clinica dell’Asl Na3Sud- «Essa va fatta fin dalle scuole elementari e medie, perchè i disturbi da dipendenza riguardano anche i bambini e gli adolescenti, ed è molto importante interloquire con gli insegnanti».
La relazione di Annarita Bruno, educatrice, ha messo in evidenza le caratteristiche del comportamento deviante: nel caso della ricerca del sesso attraverso il web vi è l’incapacità di tipo relazionale dell’individuo adulto; oppure la schiavitù dai videogiochi negli adolescenti conduce all’ isolamento con difficoltà nella vita scolastica e sociale. «Il ragazzo diventa più aggressivo con atti di violenza nei confronti dei propri pari; spesso si verifica un contemporaneo disturbo alimentare» precisa l’educatrice. «Su questi temi siamo troppo distratti e portati a giudicare senza conoscere le problematiche di persone come noi, che incontriamo nella nostra quotidianità -ha dichiarato il vice sindaco Ciro Castaldo nel suo intervento- E’ un bene invece che le istituzioni, la politica, la Chiesa, l’associazionismo mettano insieme le loro capacità e competenze per accorciare le distanze con il disagio sociale». Le testimonianze di ex tossicodipendenti, alcolisti, giocatori e loro familiari; la presenza delle Associazioni Alcolisti e giocatori anonimi della Campania, “Shalom per il sociale” hanno segnato i momenti salienti del convegno. «Davvero toccanti i racconti di vita, a volte con un lieto fine; in altri casi con un tragico epilogo». Hanno contribuito alla buona riuscita del convegno gli psicologi Giuliano Gaglione e Antonietta Marciano, nonchè l’avvocato Lucia Busiello che ha parlato delle conseguenze giuridiche dell’uso di sostanze. Il parrocco della Chiesa Santa Maria La Nova, don Ciccio D’Ascoli, ha portato i saluti ai convegnisti con un suo pensiero: «E’ una bufala pazzesca dire che l’uomo è libero di scegliere tra il bene e il male. E’ invece il male che sceglie l’uomo e lo rende inumano. Amare è la sola libertà».