Milano - Nato a metà dell’800 il Burlesque ha conosciuto un momento di particolare clamore e diffusione negli anni ’20 e ’30. In questi anni il burlesque ha dato il meglio di sé, e si è portato dietro una serie di feticci e simboli propri di quel periodo.
L’auto, al tempo una per ogni 5 abitanti, era ovviamente lo status symbol per eccellenza:
Le Ford, Chevrolet, Rols Roice e Austin in circolazione erano meravigliose, rumorose e inevitabilmente affascinati.
Oggi assistiamo a un vero e proprio momento di ribalta per l’arte Burlesque e per tutto ciò che possa costituire uno status symbol che rimandi a quel periodo e le sue atmosfere fatte di piume, seduzione, proibizionismo e doppiopetto. E questa ribalta non può che coinvolgere anche le auto. Oggi ci capita, infatti, di trovarle in alcune concessionarie o magari, sempre più spesso, le vediamo viaggiare per le nostre strade, semplicemente a spasso con i loro proprietari o in qualcuno dei numerosi raduni che si svolgono nel nostro paese.
Favole Burlesque, che, come’è risaputo, sono ancora più sexy se vedono alla guida una donna.
Avere un auto del genere oggi non è da tutti, ma all’occorrenza, online, possiamo trovare delle irripetibili occasioni. Suautomobile.it ad esempio, è possibile trovare decine di occasioni: da proposte per una FIAT Balilla da 7.000 euro a eccezionali annunci da 199.000 euro per una rarissima Austin Augusta Garavini.
L’auto Burlesque è nell’immaginario l’auto anni ’20 o ’30, oggi adatta quindi alle tasche di chiunque, grazie soprattutto alle piattaforme online come automobile.it