San Sebastiano al Vesuvio (Na). – La gestione amministrativa del XV° Censimento Generale delle Popolazioni e delle Abitazioni nella cittadina vesuviana si è rivelato un vero e proprio disastro.
“Stamane mi sono trovato al comune alle 12,45 – racconta Gennaro Manzo, leader dell’opposizione in consiglio comunale – e mentre stavo sbrigando pratiche istituzionali all’ufficio protocollo mi sono trovato al cospetto di un cittadino che ci domandava dove fosse possibile chiedere informazioni sul Censimento. Un addetto comunale le ha risposto, in mia presenza, e di altri cittadini, che non c’era nessuno. Il sottoscritto registrando l’assenza di tutti i responsabili dell’Ufficio Censimento Comunale, presieduto dal funzionario Anna Zinno, e di tutti i rilevatori nominati dalla Giunta Comunale, si impegna con i cittadini ad attivarsi amministrativamente al fine di offrire un servizio onorevole ai tanti spaesati sansebastianesi. Son quasi 90.000€ che l’Istat ha stanziato per l’Ufficio Censimento Comunale e per i rilevatori. Desidero capire perché si perseverà a sprecare fondi pubblici. E sono sempre perplesso sul perché non si è voluto reclutare giovani del territorio per le mansioni di rilevatori, visto che il personale comunale è già sottorganico. Mi attiverò nelle sedi competenti affinchè si faccia chiarezza su questi disagi, ed inviterò il segretario a bloccare tutti i pagamenti dei dipendenti comunali che hanno esercitato , quando è stato possibile, nelle ore di servizio comunale, e di segnalare alle autorità giudiziare competenti il perdurare assenteismo di rilevatori e dipendenti comunali per il disbrigo delle pratiche del Censimento. Ricordo ai nostri ittadini di avere fiducia nelle magistratura in quanto la stessa già aha provveduto a ricevere i miei esposti relativamente al bando “farsa” che vide l’aggiudicazione all’AGISCO le operazioni del censimento e , soprattuto, bisogna capire se il sindaco Giuseppe Capasso è solo disattento o altro…”
“Chiede - ecco cosa ha chiesto stamane Manzo in una richiesta ufficiale al sindaco ed al segretario generale - una verifica di compatibilità delle due funzioni, servizio censimento e servizio comunale, dei dipendenti comunali; Propone un nuovo piano orario per le operazioni di censimento, ovviamente fuori dagli orari di servizio dei dipendenti comunali; Fa presente che non è corretto svolgere tali operazioni strettamente riservate per i cittadini, sia per quelli che si recano all’ufficio anagrafe che per coloro che chiedono la collaborazione per la trasmissione dei dati telematici;Non si comprende come non sia stato preso in considerazione l’incompatibilità dei due diversi servizi con lo stesso personale così come sono state predisposte le operazioni, si sta totalmente violando la privaci delle persone.”
Invita con l’immediatezza a creare gli spazi e le distanze necessarie per proteggere la privasi dei cittadini, in alternativa spostando tali attività in altri ambienti.
Non si comprende ancora perché i vertici amministrativi, in testa il sindaco Giuseppe Capasso, l’assessore alla legalità Raffale Aratro e il segretario generale Pasquale Incarnato, non fermino queste manovre che mirano a dissipare soldi pubblici ed a donare un servizio scadente alla comunità . Nei giorni scorsi, Gennaro Manzo, capogruppo de “Il Popolo di San Sebastiano – Manzo Sindaco, aveva già messo in evidenza la presunta irregolarità che prevedeva l’esercizio dell funzioni del censimento dei dipendenti comunali e dei rilevatori assegnati al Censimento durante le ore di servizio comunale. Ma il tutto nella ridente città di San Sebastiano al Vesuvio resta come prima. Ovviamente a svantaggio delle casse, già devastata dalla scellerata gestione sugli immobili pubblici, e dei servizi scadenti destinatiai sansebastianese.
il direttore Gaetano Busiello