Sant’Anastasia (Na). Grande affluenza al Centro Studi, presso il complesso Santuario di Madonna dell’Arco, in occasione dell’ incontro tra il sindaco ed i cittadini: “Sant’Anastasia prima di tutto! I motivi di una scelta…”
La manifestazione inizia con l’intervento del dott. Luigi De Simone, il quale sottolinea con enfasi l’importanza dell’evento come momento di riflessione e dialogo con il primo cittadino volti a coinvolgere non solo gli elettori, ma la cittadinanza intera. “ I nove o dieci incontri tenuti nel corso del mandato non si sono svolti esclusivamente nel chiuso dei partiti - sentenzia Luigi De Simone – ma tra la gente. Carmine Esposito è un sindaco che non siede solo nei palazzi – continua il dott. De Simone – ma ha la capacità di condurci prestando la voce ai veri protagonisti: gli anastasiani”. Un progetto politico nuovo, che rifiuta il consenso con il favore, ma che si impegna a restituire ai giovani un paese fresco, in cui è bello vivere e perseguire interessi collettivi. E’ una sfida difficile, ma, allo stesso tempo, un banco di prova importante”. Il primo cittadino prende la parola rimarcando con ostinazione i motivi che lo hanno spinto a volere fortemente quest’incontro, visto come esempio di democrazia e partecipazione, soprattutto, “un diritto per i cittadini e un dovere mio”- afferma il sindaco. Esordisce leggendo una lettera del cittadino onorario Ermanno Corsi, grande giornalista nonché esimia personalità la quale, attraverso la sua arte, testimonia l’amore per il nostro territorio. Cita dei versi celebranti la grandezza della nostra ridente cittadina che mettono in rilievo come le avversità non hanno in alcun modo fiaccato lo spirito di rivalsa del territorio. Dei versi dal valore incisivo, quelli di Ermanno Corsi, dalla bellezza poetica e dalla chiarezza dei contenuti da cui traspare l’amore per il nostro paese. Proprio dalla bellezza e la profondità di questi versi che il primo cittadino vuole ripartire per tendere al recupero del paese e dell’economia, come risorsa del territorio. “Dalle ceneri di un’esperienza fallimentare nasce un progetto ambizioso – tuona il sindaco – al cui centro abbiamo posto l’uomo, il cittadino, e come realizzatori: i giovani e le donne; abbiamo tirato una linea con il passato restituendo al paese la sua originaria linfa vitale”. In merito al suo distacco dal PDL dichiara: “ Mi avevano chiesto di fare 500 tessere nel periodo più buio della crisi nazionale e della politica in generale, ma i cittadini non si rappresentano con i numeri o i tesserifici che esistono per contarsi e non per contare. I cittadini hanno bisogno di solidità rifuggendo i trasformismi. E sarò pronto a qualsiasi confronto pubblico con Cesaro”. Parole chiare, quelle del primo cittadino che echeggiano nella sala con la forza di chi crede nella passione politica che va oltre gli steccati di partito, oltre il principio di appartenenza, ma di collocazione all’interno di un progetto politico, aldilà delle sigle partitiche. Dopo aver chiarito i motivi del suo allontanamento dal PDL, la fascia tricolore fa il punto della situazione elencando le opere portate a termine durante questo anno e mezzo di mandato avanzate coerentemente con il suo programma elettorale originario: Questione AMAV( la società è in liquidazione come detto in campagna elettorale); pulizia dei regi lagni avvenuta tre volte in un anno; pulizia di aree abbandonate; riqualificazione di aiuole e fontane cittadine; piano di ottimizzazione della raccolta differenziata giunta al 45% ( infatti da domani partono anche i week – end ecologici); al via i lavori del cimitero, iniziati la settimana scorsa, e con essi diminuiranno i prezzi dei coprifossa che saranno uguali per tutti; istituito lo sportello ticket e della tessera sanitaria; riapertura pomeridiana dell’ufficio postale locale; partecipazione del Santuario di Madonna dell’Arco alla BIT di Miano; queste ed altre ancora le opere compiute e da compiere, come la comunicazione di un’imminente partenza del PUC che si farà insieme con la cittadinanza e le realtà economiche locali. Interventi importanti per una cittadina come Sant’Anastasia i cui abitanti sono spesso costretti a spostarsi per ottenere servizi. Il punto di forza del territorio anastasiano è la capacità di confrontarsi con il contesto territoriale e culturale in cui è inserito, stimolando l’orgoglio ed il senso di appartenenza alla comunità visti come motore per realizzare questo “sogno” utopico, ma quanto mai reale. In conclusione il sindaco tranquillizza gli elettori asserendo che il progetto 2010 non è cambiato, anzi è più che mai presente e ci sarà ancora più impegno ed entusiasmo operativo. “Uniti si va ovunque, il nostro progetto ha come fine ultimo quello di servire il paese. Sant’Anastasia prima di tutto”, ha detto il sindaco Carmine Esposito.
a cura di Rosanna della Fonte