Sant’Anastasia (Na). – Nei giorni scorsi, su alcuni quotidiani di caratura nazionale, è apparsa la notizia che il commissario straordinario per i rifiuti, Dott. Annunziato Verdè, ha chiesto poteri speciali al governo per l’apertura di cinque nuove discariche sul territorio della provincia di Napoli. I siti individuati sono cinque: Marano, Pozzuoli, Chiaiano, Giugliano e Sant’Anastasia. Il commissario Verdè, infatti, prevede di aprire questi siti in deroga al decreto n°94 del 2011, oggi decaduto, che gli consentiva di aprire i siti anche senza il parere dei primi cittadini.
Questo rischio si era presentato già la scorsa estate, dopo l’accordo di programma siglato tra il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, e i 19 Sindaci della zona vesuviana, in cui i comuni stabilivano che avrebbero provveduto in maniera autonoma al ciclo integrato dei rifiuti, con l’apertura sia di impianti di trattamento dei rifiuti stessi che di discariche, qualora ce ne fosse stato bisogno.
L’Europa, infatti, ha chiesto in tempi brevi un piano dettagliato dei rifiuti, in mancanza del quale verrà applicata una maxi sanzione, pari a 625 mila euro al giorno, che ricadrebbe sull’intero paese. I siti individuati però presentano numerose problematiche ambientali, dal momento che, per legge, le discariche dovrebbero essere realizzate solo in siti che hanno una barriera naturale eventualmente completabile con una artificiale. Nel piano inviato a Bruxelles, invece, le aree della Provincia di Napoli sono in questo senso limitate, dal momento che si trovano in zone protette, come quella del Parco Nazionale del Vesuvio. Di fatto sarebbero più compatibili siti ubicati in altre province campane.
Il Partito Democratico insieme all’UDC e al PSI indisse, il giorno 13 agosto U.S., una conferenza stampa per analizzare la situazione ed ottenere maggiori chiarimenti all’amministrazione comunale, chiedendo un consiglio comunale monotematico per discutere della delicata questione. Nel consiglio comunale, celebrato il 6 settembre U.S., inoltre, l’opposizione propose l’istituzione di una commissione che lavorasse sulla problematica: richiesta bocciata dalla maggioranza!!! In quella sede il sindaco Esposito, con la sua solita arroganza, aveva accusato i membri dell’opposizione di creare preoccuazione e allarmismo nella popolazione, inpegnandosi a far sì che S.Anastasia non sarebbe stata individuata fra i comuni che avrebbero dovuto ospitare un sito di sversamento, ma così non è stato!!!!!
Ancora una volta il sindaco Esposito continua a fare demagogia sulle spalle dei cittadini senza prendere sul serio i reali problemi della comunità!!!!!
Consideriamo quest’atteggiamento un ulteriore fallimento della sua attività politico amministrativa!!!!!
Noi del Partito Democratico chiediamo un incontro con tutte le forze politiche presenti sul territorio e le associazioni, insieme anche all’amministrazione comunale con il commissario Verdè per avere chiarimenti in merito e chiedere tutte le garanzie a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini anastasiani.
Noi vigiliremo su questa situazione e stiamo preparando un documento di denuncia, insieme ai nostri rappresentanti in consiglio comunale, provinciale e regionale e con il supporto dei nostri parlamentari nazionali ed europei, per far giungere queste istanze all’Unione Europea e al Ministro dell’Ambiente affinché questa situazione possa essere risolta nel migliore dei modi.
Infine chiediamo una bonifica del territorio – dato che le nostre zone sono state per anni martoriate da sversamenti illeciti – come condizione necessaria per il recepimento di un qualsiasi impianto di trattamento che vada, per il cosidetto principio di solidarietà, a contribuire ad un ciclo integrato dei rifiuti, che sia completo e virtuoso.
Abbiamo già dato tanto!!!!
La salute dei cittadini e dei nostri figli prima di tutto!!!!!
Comunicato Stampa – Circolo PD Sant’Anastasia