Napoli. Aeroporto Capodichino, 40 lavoratori scioperano per il full time

capodichi protesta lavoratori

Napoli. Una quarantina di operai della Gierre  s.r.l. , una società del (C.N.S.) ha proclamato ieri mattina all’aeroporto di Capodichino una giornata di sciopero. I lavoratori d’intesa con tutte le sigle sindacali stanno tentando di sensibilizzare il CNS affinchè si riesca a realizzare il full time per i lavoratori in agitazione.

“Rappresentiamo una risorsa importante per l’aeroporto – ha spiegato un loro rappresentante ai nostri taccuini – oggi stiamo a 36 ore settimanale, quello che chiediamo al consorzio è quello di passarci al full time. La nostra richiesta non ci risulta impossibile da accettare , visto che per passare al full time ci basta l’integrazione di sole 4 ore settimanale, passando dalle 36 ore alle 40. Passando al full time ovviamente viene scongiurato la possibilità a giugno, visto che si rinnova l’appalto , di decurtarci altre ore , mandandoci in modo drammatico nel limbo del precariato, che  tanti di noi, dopo tanti anni di disponibilità non ce lo meritiamo. Noi crediamo in questo lavoro, e  desideriamo investire tute le nostre forze affinchè sia l’azienda che noi realizziamo un binomio con una solidità che riesca a produrre un servizio ottimo agli utenti dell’aeroporto di Capodichino”

La polemica si è fatta più aspra in seguito a delle scelte dell’azienda che ha dato disponibilità continua a personale esterno ed agli stagionali, questi ultimi sono stati reclutati non solo in estate, dove la richiesta di forza lavoro all’aeroporto è più forte, ma anche nel periodo invernale. Quindi, i lavoratori temono una volontà della Gierre  sr.l. di non stabilizzare a tempo pieno questi lavoratori.

“La nostra battaglia non si fermerà certamente a queste ore di sciopero – ha commentato un altro lavoratore – siamo pronti ad una – mobilitazione forte affinchè vengano accolte le nostre legittime richieste.  Non si può vivere sempre nel precariato, e soprattutto,vista la condizione economica nazionale, ci piomba addosso  l’incubo di vederci tagliate altre ore al rinnovo dell’appalto, magari per favorire  un clientelismo che non può far altro che danneggiare l’azienda. Siamo qui in attesa di una risposta seria del Consorzio.”

a cura di Miriam De Vita

 

Lascia un commento

Powered by ODDERS Communication Agency