Cercola. Barone (PD): problemi di rispetto della legalità nell’Ufficio Tecnico Comunale.

Cercola (Na). – “Nel prossimo consiglio comunale interverrò su una delle gravi piaghe che affligge la comunità cercolese, quella relativa al ripristino della legalità in alcuni uffici comunali, in particolare quello dell’Ufficio Tecnico Comunale. Ci sono dei meccanismi strani che, a mio avviso, starebbero incancrenendo la fluidità di azione della macchina comunale. ”, ecco la forte dichiarazione rilasciata ai nostri taccuini da Vincenzo Barone, capogruppo del Partito Democratico.

Il rappresentante del partito di Bersani va giù forte. In verità già in passato lo stesso Barone ebbe scontri fortissimi sia con l’assessore ai Lavori Pubblici Giulio Bentivoglio e sia con il capo dell’Ufficio Tecnico Comunale, l’ingegnere Ciro De Luca Bossa. Vincenzo Barone chiese addirittura una commissione d’inchiesta per  valutare in modo certosino le attività, a dette di Vincenzo Barone di dubbia legalità, dello stesso Ufficio Tecnico Comunale.

“Sulla questione dei ricorsi al Tar contro la variante al Piano Regolatore Generale – ha continuato Vincenzo Barone – presentati in questi giorni sia dal leader dell’opposizione sansebastianese Gennaro Manzo, che da associazioni di livello mondiale in materia di tutela ambientale, quali Italia Nostra e WWF, non entro in merito e le questioni amministrative-giudiziarie, anche in considerazione che il nostro partito non ha presentato il ricorso, sono al momento lontane dalla nostra riflessione politica. Invece,  nel merito della variante al Piano Regolatore Generale ci tengo a sottolineare un dato, non si deve toccare l’intervento pubblico nelle area C1 C2 e C4 , ovvero per queste ultime  il 70%da destinare a servizi pubblici. Qualunque manovra tecnico – politica che va contro questa norma è da contestare, io ritengo che non si debba scherzare su queste percentuali, chi si accinge a legittimare qualche sanatoria deve stare molto attento, c’è rischio di sanzioni penali per chi le vorrebbe attuare.”

Intanto Vincenzo Barone si accinge anche a valutare , a pochi mesi dal voto, la tenuta interna del partito. Barone, dai rumors della sezione locale, sembra non aver mai digerito il tradimento dei rappresentanti di Cercola Città al congresso cittadino, questi rappresentanti capeggiati da Ciro Perna ed Aldo Improta raggiunsero un accordo sul voto unitario ad Agostino Cacciola, ex Cercola Città, a patto che il consigliere di Cercola Città Antonio Romano sarebbe entrato nelle fila del PD, fatto mai accaduto. L’ambiguità storica di questi politicanti di generazioni passate, appartenenti di diritto a quella categoria di tromboni sfiatati, viaggiano ancora su binari non chiari. Ha raggiunto davvero il ridicolo la posizione di Aldo Improta, uomo di punta di Cercola Città, che viaggia negli incontri  politici tra l’essere il segretario di Cercola Città ed il componente del direttivo del PD. Dato politico che fa intendere ancora una volta l’andazzo di questi personaggi, che storicamente con i loro atteggiamenti, ed in verità pochi consensi, s’infilano , nelle coalizioni per destabilizzarle. Solo attivando questo modo di far politica hanno ancora un valore la propria esistenza. Anche se , ormai, sia i partiti politici, che i cittadini se ne son resi conti.

Il Secolo Nuovo