Cercola(Na). – Mario Montella, l’assessore all’urbanistica ed ai Lavori Pubblici, “blocca” gli esiti della variante al Piano Regolatore Generale. In un comunicato di stampa , dove si assapora un retrogusto abbastanza amaro di sconfitta politica, lo stesso Montella “invita” il capo dell’Ufficio Tecnico Comunale a non rilasciare concessioni edilizie fino al momento che il Tar Campania si pronunzi sui ricorsi presentati, contro la stessa Variante al PRG, dalle prestigiose associazioni internazionali di tutela ambientale quali Italia Nostra e WWF, e da Gennaro Manzo.
La resa di Mario Montella è riscontrabile dal comunicato stampa presente da ieri sul sito ufficiale del comune di Cercola. Montella sembra che abbia avvertito la consapevolezza di anticipare la sospensiva del Tar Campania, facendo intendere un esito negativo del contendere.
Altri passaggi sono indicativi della sofferenza che vive l’amministrazione comunale al cospetto di questi ricorsi. Risulta indigeribile il fatto che Montella ribadisce il solito sermone sulla legittimazione avuta dalla Giunta Comunale, dal Consiglio Comunale e Conferenza di servizi Provincia – Comune di Cercola. Anche su questo aspetto le certezze di Montella potrebbero vacillare al cospetto delle pesanti accuse lanciate, nei mesi scorsi, da un manifesto del Partito Democratico, che parlava di presunti conflitti d’interesse che avrebbero colpito pezzi importanti dell’amministrazione comunale , tra i quali lo stesso sindaco Pasquale Tammaro, il vicesindaco Aniello Esposito e l’assessore alla pubblica Istruzione Salvatore Calvanese. Questi uomini delle istituzioni cittadine, a detta dei rappresentanti del Partito Democratico, avrebbero dovuto astenersi, come imposto dalla legge, su provvedimenti che riguardassero presunte proprietà immobiliari di parenti entro il 4° grado degli stessi amministratori. Ma anche questi fatti sono all’attenzione della Procura della Repubblica.
Anche sul fronte della legalità tanto decantata nel comunicato stampa da Montella sembra doveroso fare alcuni appunti, anche riprendendo la precisazione dello stesso Montella sulle aree C, per le quali l’assessore precisa il rilascio di concessioni edilizie solo al momento che vengano presentate convezioni che fissano il limite di scambio tra pubblico e privato. Alcune domande sono doverose: ma le discusse concessioni edilizie rilasciate in zona C4, negli scorsi anni, hanno le convenzioni citate dallo stesso Montella? L’assessore Montella ha mai controllato l’esistenza di queste convenzioni? E quali benefici pubblici ha avuto il comune di Cercola da questi casermoni eretti al centro della città?
In tema di convezione, o meglio precisazioni dei limiti di rilascio delle concessioni in presenza di convenzione, anche l’assessore Mario Montella sarebbe un pò confuso. Montella, da tempo noto architetto della città di Cercola, dagli atti comunali risulta che nel 2004 presentò per un suo cliente un progetto per il rilascio di concessione edilizia in zona C4 e precisamente in viale Buonanno. Tale progetto prima approvato in commissione edilizia e poi bocciato, grazie anche all’intervento del commissario prefettizio Fasano che nel 2007 invitò lo stesso ingegnere capo a bocciare tutti progetti in area C4 presentati dai tecnici locali in difetto di convenzioni con il pubblico, parliamo di altre 26 aree C4. Se non fosse intervenuto Fasano ci saremmo trovati di fronte ad un’edificazione indisciplinata in città, probabilmente contro gli interessi pubblici.
Un’altra questione che Mario Montella cita nel comunicato è relativo ai ricorsi fotocopia , a suo dire, presentati, al Tar Campania. Ma Mario Montella ha la memoria corta, e si dimentica dallo scandalo prodotto dalle osservazioni, in chiara fotocopia, presentate da alcuni imprenditori locali ben 15 giorni prima dalla pubblicazione all’albo pretorio on line , l’1 aprile 2010, della delibera di giunta che approvava la variante alle norme tecniche di attuazione al Piano Regolatore Generale. Come mai questi imprenditori già erano a conoscenza dell’esistenza della variante non ancora pubblicata? Tant’è vero, nonostante ciò, l’assessore Mario Montella e ed il capo dell’Ufficio Tecinco Comunale accolsero e non rigettarono le osservazioni degli imprenditori presentati nella tempistica anomala.
Il dato politico chiaro che esce da questa vicenda è il timore dell’assessore Montella che la Variante al PRG venga bocciata dal TAR Campania. Sul fronte tecnico risultano parecchi i discutibili provvedimenti che mettono in seria discussione la legittimità di questa operazione amministrativa, che affonda le radici nel 2004. E da più parti si teme una ingiusta sanatoria.
Nel frattempo un altro fatto risulta palese: l’asse Mario Montella – Ciro De Luca Bossa, diretti dal sindaco moralista a singhiozzo, Pasquale Tammaro, con le loro scellerate scelte politiche stanno paralizzando lo sviluppo urbanistico, economico e sociale del territorio, tant’è vero che tanti imprenditori hanno creduto a questi personaggi ed oggi si trovano a leccarsi le ferite per gli investimenti sballati. Il territorio è in agonia e dal Piano Urbanistico Comunale , visti i registi (Montella-Tammaro- Deluca Bossa) non si prevede nulla di buono per Cercola.
Il Secolo Nuovo