San Sebastiano al Vesuvio (Na). – Ieri il sindaco Giuseppe Capasso ha consumato un’altra pagina ambigua ed incredibile del suo percorso istituzionale. Infatti, il sindaco Giuseppe Capasso ha “dovuto” revocare dall’incarico di assessore Giuseppe Panico ed affidarlo al suo braccio destro Nunzia Riccardi.
“Preso atto dell’art.23 della Carta dei dirittí fondamentalí dell’Unione Europea, dall’art. 1 del Dlgs. 11 aprite 2006 n.198, come sostituito dall’arî- 1 del Dlgs. 25 gennaio 2010 n. 5, dell’art. 6 comma 3 del Dlgs, 18 agosto 2000 n.267 che impongono l’esigenza di assicurare condizíoni di pari opportunità tra i generi e promuovere la presenza di entrambi i generi nelle giunte e negli organl collegiali del comune e della Província; Ritenuto opportuno e necessario assicurare la presenza di entrambi í sessi negli organi collegiali del Comune provvedendo alla sostituzione . mediante revoca contestuale della delega , dell’Assessore SIg. Giuseppe Panico nominato con proprio decreto , con la nomina a nuovo assgesore della Giunta Comunale di San Sebastiano al Vesuvio di Nunzla Riccardi;” ecco le tante violazioni di legge perpetrate dal sindaco Capasso, contenute nel decreto di nomina del nuovo assessore pubblicato ieri all’albo pretorio on line.
Questa revoca dell’assessore Panico per far posto ad una donna rappresenta un’altra vittoria politica eclatante del leader dell’opposizione Gennaro Manzo, nonché capogruppo de “Il Popolo di San Sebastiano- Manzo Sindaco”. Manzo fin dalla nomina della Giunta ha contestato energicamente questa mancata applicazione delle leggi che tutelano la presenza delle donne nelle istituzioni. Il sindaco Capasso, e i suoi alzatori di mano – consiglieri comunali, con il solito sorriso di chi non comprende nulla, hanno proseguito senza tener conto delle legittime istanze di Manzo. Lo stesso Manzo convocò un consiglio comunale ad hoc, e poi la maggioranza stessa lo mandò deserto . Nel frattempo quattro professioniste di San Sebastiano al Vesuvio e i vertici femminili della Provincia di Napoli del Partito Democratico sono addirittura ricorse al Tar Campania contro questo illegittimo decreto di nomina della Giunta maschilista.
“Noi de “Il Popolo di San Sebastiano – Manzo Sindaco” – ha coomentato ai nostri taccuini Gennaro Manzo – registriamo ancora un’altra vittoria. E facendo applicare legge in modo forzato al sindaco Capasso , ci confermiamo il più forte presidio di legalità sul territorio. Noi saremo vigili sulle illegittimità commesse dal sindaco Capasso. Tante altre sono al vaglio della Procura Generale della Repubblica, della Corte dei Conti e della Prefettura. Il sindaco Capasso con questa nomina , molto di parte, essendo la Riccardi la sua factotum comunale, da una certa soddisfazione alle donne, ma punisce in modo severo la presenza dei giovani in Giunta. Con tutte le difficoltà mostrate Panico rappresentava una ventata di gioventù in Giunta, e tentava di prodigarsi in città per essere utile all’amministrazione. Ma Pino Capasso con un cinismo esasperante ha “bruciato” politicamente Giuseppe Panico, per l’ex assessore questa revoca è una brutta botta da digerire anche alla luce del suo riscontro elettorale. Infatti, Panico è stato tra i più eletti. La crisi in casa Capasso è forte, e mi giungono voci che altre anime sarebbero in dissidio con il sindaco.”
Ancora una volta, come in tante occasioni, il sindaco Giuseppe Capasso, deve cedere il passo alle iniziative politiche di Gennaro Manzo, che in poco più di due mesi sta dettando l’agenda politico – amministrativo della maggioranza di centrosinistra, che con il leader Capasso affermano in modo evidente la loro allergia all’applicazione delle leggi.
Ma il fatto più eclatante è questo : oggi 21 dicembre si doveva tenere la Camera di Consiglio a Tar Campania , che doveva discutere la richiesta di sospensiva al decreto di nomina della giunta maschilista presentata dalle Donne del Partito Democratico napoletano, , ma con un’azione delle più criticabili lo stesso Capasso il giorno prima , sfuggendo senza coraggio alla sentenza del Tar Campania, ha anticipato le conseguenze giudiziarie. E questo al semplice scopo di evitare la cassa di risonanza nazionale avrebbe avuto il dispositivo che avrebbe imposto a Capasso di ospitare nella sua sgangherata Giunta la donna maldigerita.
“Ancora una volta il sindaco Capasso - osserva Gennaro Manzo – non ha havuto il coraggio di andare fino in fondo al procedimento giudiziario in corso, e nonostante avesse già incaricato il legale del comune di San Sebastiano per farsi difendere in questo scontato procedimento giudiziario. Teme per le sue anacronistiche velleità parlamentari, infatti le donne del Partito Democratico e le sue concittadine lo avrebbero messo ancora più in imbarazzo con una sentenza al Tar Campaia favorevole alla presenza delle donne in Giunta. Ma a far comprendere le incapacità politiche di questo sindaco, ed in più di rendere pubbliche le violazioni delle leggi che continua a commettere questo sindaco noi attiveremo tutti i mezzi democratici volti a far arrivare la notizia alla comunità nostrana ed a quella nazionale. Se avesse un po’ di dignità questo sindaco dovrebbe dimettersi. Non è in grado di governare una cittadina di 10.000 abitanti, figuratevi se può ambire a lidi istituzionali più prestigiosi.”
il direttore Gaetano Busiello
Complimenti al popolo san sebastiano, MANZO sindaco, bene un’altra freccetta andata a segno ha vinto ancora la semplicità e la modestia di MANZO, contro, la demagogia che regna da anni nella giunta comunale in carica, che con un braccio alzato (telecomandato) da l’opportunità di leggiferare senza tener conto delle normative di leggi vigenti. Al popolo san sebastiano: dico non Mollate perseguitate tutte le iniziative e siate vigili su tutto e tutti. COMPLIMENTI BUON LAVORO
mha.povere donne sfruttrate da entrambe le parti per “vincere” su qualcun altro.