Cercola. Grillo (Pd): Sindaco si dimetta e ci liberi dai suoi “avventurieri”

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Cercola (Na). –  Ai nostri taccuini arriva il consigliere comunale del Partito Democratico Salvatore Grillo, all’indomani della sua performance consiliare, la cui brillantezza ed efficacia, è stata accertata anche dai suoi più acerrimi avversari.

“Per l’ennesima volta - ha detto Grillo -  la nostra linea ha vinto ancora. Il 19 dicembre , il dottor Giuseppe Esposito, ha certificato , quello che noi avevamo paventato e annunciato da mesi: lo sforamento del Patto di Stabilità, sui due milioni di euro, che noi diciamo sia di tre milioni di euro. In tutta sincerità il sindaco Pasquale Tammaro è arrivato in consiglio comunale prendendo atto di questa grave situazione economica comunale e non ha annunciato nessun provvedimento stringente atto a far risollevare le sorti economiche dell’amministrazione comunale. E nemmeno ha annunciato provvedimenti nei confronti di chi , tecnicamente, è responsabile di questo disatro finanziario, ovvero: il direttore generale Eugenio Piscino per il 2010, e Francesc Saverio Barone per il 2011. Ovviamente sue scelte politiche.”

Il sindaco Tammaro, - continua Grillo - come accade dall’inizio consiliatura non ci ha convinto. Io lo invito ad uscire allo scoperto, o prende provvedimenti nei confronti di questi tecnici che hanno portato il comune nel disastro finanziario  oppure devo pensare che lo stesso sindaco potrebbe risultare nient’altro che  una pedina nello scacchiere di queste avventurieri “amministrativi”, che girano per i comuni mettendo in subbuglio conti e credibilità delle istituzioni cittadine della provincia napoletana. Poi, non riesco a capire come mai il sindaco Tammaro non si sia presentato dimissionario, considerato che è colui che ha scelto gli assessori e i tecnici. Non si riesce proprio a prevedere  come possa andare avanti, non c’è riuscito quando tutto era in ordine, con un blancio virtuoso , figuriamoci adesso.

Sull’aspetto delle dimissioni dei sette assessori mi sovvengono delle chiarificazioni. Emergono indiscutibilmente  i fallimenti dei tre tecnici – assesori. Bruno Colella, delegato al bilancio,  che ha disastrato le casse comunali, “dormendo” tutto   il periodo amministrativo ed in particolare “difettando” di programmazione e sul controllo delle spese sostenute dal governo Tammaro. Per non parlare  di Mario Montella , assessore ai Lavori Pubblici ed Urbanistica, che ha bloccato lo sviluppo urbanistico della città,  paralizzando qualsiasi attività edificatoria con quella variante al PRG, impugnata al Tar da Italia Nostra e WWF, e senza dimenticare, tutti quegli incarichi tecnici e lavori eseguiti in città che , di certo, non hanno cambiato il volto di Cercola, ma che hanno distrutto il nostro bilancio comunale, attività condotte fino a qualche giorno fà. E poi di Nicola Campanile, ex assessore al Personale,  la vera sventura di Pasquale Tammaro, suo braccio destro, e visti i fatti , cattivo consigliori. Tutte le sue strategie sul personale sono state bocciate,  causa illegittimità rilevata da altri organi dello Stato. Non solo Campanile ha mortificato delle professionalità invidiabili, ma ha generato dei veri mostri:  il Direttore Generale Eugenio Piscino, mister 120 mila euro annui, provvedimento di nomina  bocciato, per palese illegittimità da un parere espresso del Ministero degli Interni. La bocciatura del responsabile del servizio finanziario Francesco Saverio Barone arrivata grazie all’intervento del sindaco Arzano che lo richiamò nell’organico del comune di Arzano, e questo signore ha certificato il bilancio senza uno straccio di convenzione e di contratto. E la ciliegina sulla torta, indigesta a Campanile, arriva dal parere del  collegio revisore dei conti, il quale ha chiaramente espresso il parere di illegittimità sulla questione dei due dipendenti “benedetti” da Tammaro e Campanile per le progressioni verticali al comune, parliamo di Giuseppe De Rosa e Luigi Pacella“

Oltre ai tre tecnici, gli altri quattro assessori si son distinti per una incapacità a governare i propri assessorati davvero imbarazzante, in testa Gaetana Polito (Politiche Sociali) e Giuseppe Castiello (Sport), come  inconcludenti risultano essere alla Pubblica  Istruzione Salvatore Calvanese, ed alle aree verdi Aniello Esposito. Ma il fatto più curioso ed in verità non tanto sorprendente è quello della probabile  ”riesumazione” dalle dimissioni di Giuseppe Castiello, che ha come sponsor maximo  Giuseppe De Rosa il funzionario, ancora per poco visto il parere di illegittimità espresso dal Collegio dei revisore dei conti . Castiello,  noto in città  aver fatto sprecare all’amministrazione comunale centinaia di migliaia di euro con clamorose ed inutili iniziative quali quella dell’ospitare “Mondo Azzurro”, una trasmissione costata più di 40.000 euro alle casse comunali, e come ci si dimentica di quella lotteria messa in piedi per i commercianti, con vincite e sconti. Diecimila euro spesi  dal comune e nulla si è saputo a cosa ed a chi sono serviti . Per non parlare di non aver coinvolto nel tessuto sociale comunale le attività dell’impianto sportivo di Caravita. Ancora una volta, i funzionari per un periodo(De Rosa), dando per scontato la riesumazione di Castiello, che godrebbe del sostegno dei consiglieri Maione e  Forte, saranno a rigor di logica  gli esecutori materiali del suicidio politico di Pasquale Tammaro.

“Da una valutazione – continua Grillo – attenta,  anche rispetto alle relazioni fatte dal responsabile del procedimento dell’imposta e dallo stesso Francesco Saverio Barone  emergerebbe in modo inequivocabile lo sforamento del Patto di Stabilità del 2010, e quindi tutta questa alchimia architettata da sindaco assessori e tecnici tentava di eludere le sanzioni provenienti dallo sforamento del Patto di Stabilità 2010. Sanzioni che in termini politici non avrebbero permesso di sprecare tanta energia finanziaria per accontentare le istanze dei consiglieri comunali, sempre alla ricerca di raschiare il barile , attraverso incarichi festicciole di quartiere ed altre fantasie che hanno messo in ginocchio l’economia comunale. Quindi, ecco come si reggeva l’amministrazione Tammaro, non sicuramente su condivisione politica

“Dopo la vittoria sulla Farmacia Comunale, sul direttore generale, sulla variante al Piano Regolatore Generale, - ha concluso Grillo – e da poche ore sulle progressioni verticali che devono essere revocate,. siamo ancor a lezionare questa amministrazione che per la sua incapacità tecnica associata a quella di non ascoltare noi dell’opposizione ha posizionato su di un  livello critico il futuro della nostra città. Colgo l’occasione per invitare il sindaco a dimettersi , logica conseguenza di scelte sbagliate e manifesta incapacità a governare”

il direttore Gaetano Busiello

 

 

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