Cercola. Crisi rientrata. Il sindaco Tammaro “prigioniero politico” degli ex forzisti, e degli urbanisti

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Cercola (Na). – Manca ancora l’ultima revoca di Pasquale Tammaro all’assessore  Nicola Campanile e la manovra del leader, oggi di fatto del PDL, Vincenzo Esposito è conclusa. La crisi di Governo partita con le dimissioni degli assessori a seguito della certificazione dello Sforamento del Patto di Stabilità, oggi va verso la soluzione. Infatti, con l’esclusione dell’assessore Nicola Campanile,  Pasquale Tammaro diventerà , in effetti “prigioniero politico”, degli ex forzisti. Questi ultimi avrebbero già deciso di mandare a casa Pasquale Tammaro, a Piano Urbanistico Comunale approvato, ad inizio del 2013. Mandandolo a casa prima della scadenza naturale del mandato,  determinerebbe la non ricoferma della candidatura di Pasquale Tammaro alle amministrative del 2013, mentre Mario Montella starebbe scaldando i motori per la prossima avventura elettorale.

Quindi, a conti che si stanno per fare,  la guerra intestina non era tra i consiglieri comunali e la Giunta, ma tra gli assessori Nicola Campanile e Mario Montella, che sgomitavano per la leadership futura della coalizione. Campanile mirava confermare Pasquale Tammaro,  Montella avrebbe mirato  a farlo saltare , appena possibile. I consiglieri sarebbero stati utilizzati, come accade da inizio consiliatura, per riportare nuovi equilibri di potere in seno al palazzo comunale.

In sintesi, questa crisi si è risolta certificando che si passa dalla diarchia Tammaro – Campanile ,  a quell’oligarchica, retta da Montella, sostenuto dagli ex- forzisti, e dai vari gruppi di pressione economica – urbanista dellla città, che mirerebbe al Piano Urbanistico Comunale, senza tralasciare , ovviamente la discussione sulla variante PRG,

In effetti i consiglieri comunali, impegnati ognuno di loro a sostenere una banda, non hanno fatto altro che rinforzare chi non ha rucevuto consenso nella scorsa competizione elettorale, vedi Mario Montella.

Ecco il quadro della situazione.  Il gruppo degli ex forzisti , composto da Vincenzo Esposito, Orazio Pandolfi, Antonio De Michele, e Dante Capezzuto, si è consolidata la presenza degli assessori Mario Montella, Tania Polito ed il vicesindaco Aniello Esposito ed in più, il futuro candidato sindaco del PDL Montella, si è trascinato dietro il neo assessore al bilancio Giulia Cianciulli. Mentre gli uomini di Pasquale Tammaro, ovvero Alfredo Tammaro, Antonio Ferone, e gli ectoplasma Giovanni D’Avanzo e Silvano Fiengo si sono accontentati di Salvatore Calvanese. Mentre il duo Antonio Forte e Diego Maione si sono garantiti la presenza del fallimentare assessore Giusppe Castiello. Ormai ex della maggioranza Anna Santoro e Giuseppe D’Ambrosio,  il presidente del consiglio comunali, questi ultimi mortificati dalla guerra tra le bande dei consiglieri. La posizione di Giuseppe D’Ambrosio risulta delle più drammatiche in quanto in “rispetto” di una santa alleanza politica con Pasquale Tammaro, ufficializzata dal  senatore Enzo Nespoli e Francesco Pinto, durante dei consigli comunali si è dovuto beccare le profonde critiche delle opposizioni, infatti D’Ambrosio ha perso il gradimeto degli elettori proprio nello zittire in modo, a volte arrogante, l’opposizione che si difendeva dalle feroci critiche di Pasquale Tammaro. Invece, lo stesso sindaco Tammaro fa comprendere alla città che l’unico responsabile dello sforamento del Patto di Stabilità sia il solo assesssore Bruno Colella, delegato al bilancio e indicato dallo stesso D’Ambrosio, revocandolo in un modo non brillante.

Giuseppe D’Ambrosio, è solo l’ultimo degli uomini di Tammaro fatti fuori per dar spazio a chi consensi non ne ha, vedi Mario Montella. I cronisti si ricordano i precedenti tradimenti politici di Tammaro:  la revoca dell’assessore Achille De Simone e dell’assessore Giovanni Ilardi, come le distanze prese nei confronti del consigliere pidiellino Gaetano De Simone, ed ora stesso trattamento per Giuseppe  D’Ambrosio,tutti  determinanti per la vittoria di Paqsuale Tammaro.

Ma il dato politico che caratterizzerà, a nostro avviso,  i prossimi mesi,  sarà evidenziato dall’atteggiamento amministrativo al cospetto dell’approvazione del Piano Urbanistico Comunale e della discussione della Variante al PRG, oggi al vaglio del tribunali amministrativo, visti i ricorsi di Italia Nostra e WWF.

I politici ed i tecnici che stanno dietro le quinte si sarebbero  cucinato a dovere il sindaco Tammaro, tant’è vero che l’opposizione ha evidenziato un presunto conflitto d’interesse del sindaco Pasquale Tammaro, nel corso delle modalità do’approvazione della variante al PRG in Giunta Comunale ed in consiglio comunale. La stessa dinamica che  è capitata con quella della vicenda della partecipazione, poi risultata vittoriosa del figlio del sindaco al concorso comunale, e questo dato rischia di rendere ostaggio il sindaco Tammaro dei tecnici cercolesi, quei soliti noti che strumentalizzano i politici di Cercola, da destra a sinistra, la vera zona grigia che di fatto mortifica la credibilità di un’intera città.

Ma un dato inquietante ci fa comprendere l’incosistenza politica ed il senso di cattivo gusto istituzionale di questa maggioranza,  ed  è quello relativo alla soluzione della crisi, ovvero dare centralità e futuro della cosa pubblica nelle mani di Mario Montella.

Proprio dai lavori pubblici arrivano le prime risultanze sullo sforamento del Patto di Stabilità. Sembra proprio che l’attività dei Lavori Pubblici abbia contribuito fortemente a q    uesto sforamento. Infatti, sembra che ogni anno da questo servizio si utilizzavano un milione di euro e pare che nell’ultimo anno si siano sfiorati i tre milioni di euro. Quindi , le responsabilità di omesso controllo sull’attività dell’ufficio Tecnico Comunale da parte dell’assesore Montella sono fortissime. Per non parlare gli spots e fallimenti sulla variante al PRG e sulla costruzione della Villa Comunale. Lo stesso sindaco Tammaro in primis, e di seguito la maggioranza pidiellina, invece di revocare uno che avrebbe contribuito a disastrare le casse comunali, lo premiano!

il direttore Gaetano Busiello

 

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