Parlano di loro in tutto il mondo: il loro movimento di protesta, nato in ucraina nel 2008 contro il turismo sessuale, il sessismo e la discriminazione sociale.L’anima ed il corpo di questa manifestazione è quello di alcune studentesse universitarie, la cui fama si deve alla pratica ormai rituale di manifestare in topless “on the road” palesando le proprie controversie mettendosi a nudo.Alle dimostrazioni pubbliche partecipano 20 volontarie rigorosamente a seno nudo insieme con altri 300 membri vestiti. Le loro “sfilate” hanno raggiunto, ormai, grande popolarità rappresentano una vera e propria “strategia di marketing” per far parlare dell’argomento anche se hanno sollevato non poche polemiche, le donne protagoniste di questa battaglia. Tutte dal fisico giovane, bello e tonico che lottano tenendo in bella vista ciò che dovrebbero occultare proprio come se un animalista indossasse una pelliccia! Ci si chiede se si tratta di un mero esibizionismo o di un vero e proprio attivismo sociale, basti pensare alle campagne shock di Oliviero Toscani, fotografo che crea lo scandalo come occasione per parlare del problema e, soprattutto, per non farlo precipitare nel dimenticatoio. Molte donne, non sentendosi “rappresentate” né parte della contestazione, hanno criticato i metodi della protesta la considerandoli, ancora una volta, una mercificazione del corpo femminile che, secondo i media, deve mantenersi sempre giovane, tonico e bello sottovalutando l’intelletto ed il lato maschile ed attivista nascosto nell’animo del meraviglioso mondo femminile. A questo punto, il dubbio rimane: sono le nuove femministe, o delle esibizioniste in cerca dei “famosi” 10 minuti di popolarità?
Rosanna Della Fonte