Napoli. – L’europarlamentare del Pdl/Ppe Enzo Rivellini, Presidente dell’associazione Mezzogiorno di Fuoco, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Ogni lunedì visito un ospedale e stamani accompagnato dal Presidente Sergio Nitti, dal Direttore generale Pasquale Accardo,
dal Direttore sanitario Antonio Sciambra e dal dottor Pietro Maida ho visitato l’ospedale evangelico Villa Betania che si trova nell’area est di Napoli. Questo nosocomio è a pochi metri dall’area interessata dalla costruzione dell’Ospedale del Mare e fu realizzato negli anni ’60 in appena 4 anni. Conta attualmente circa 50mila accessi di pronto soccorso con un Triage attivo dal 2004 (si consideri che il nuovo Triage è stato attivato presso un ospedale come il Loreto Mare solo la scorsa settimana). È inoltre un ospedale con i bollini rosa perché riesce con circa 2500 visite all’anno, senza liste d’attesa e con circa 3mila protesi, a curare, con ottimi risultati, il cancro alla mammella nel reparto di senologia. È tra i migliori punti nascita della città, con circa 2mila neonati all’anno, con la percentuale tra le più basse di tagli cesarei ed ospita anche il reparto di terapia intensiva neonatale. È inoltre un Ospedale chirurgico di primo livello con 4 sale operatorie che eseguono interventi 5 giorni a settimana dalle 8 alle 20, particolarmente specializzato nelle patologie dell’oncologia e dell’obesità. Villa Betania costa ai cittadini
campani, ogni anno, circa 38 milioni di euro che se vengono confrontati ai circa 90 milioni di euro di un’altra struttura come il San Giovanni Bosco, che ha più o meno le stesse dimensioni e
caratteristiche, dimostra come spesso in Campania il privato funzioni meglio del pubblico. Sottolineo tutto ciò non per glorificare VillaBetania ma perché credo che la sanità non debba più essere ostaggio di lobby economiche e baronali. Se infatti il Cardarelli subisce l’onta delle barelle ciò avviene anche per la mancata sinergia tra le tante strutture che ci sono in poche centinaia di metri e che ospitano reparti doppione l’uno dell’altro. Per questi motivi oggi ho scritto al governatore Caldoro, al sub commissario Morlacco ed ai commissari dell’Asl Na 1 Scoppa e del costruendo Ospedale del Mare Verdoliva per avviare entro pochi giorni un incontro urgente così da mettere in sinergia i nosocomi dell’area est e di quelle limitrofe (San Giovanni Bosco, Loreto Mare, Ascalesi, Annunziata, la stessa Villa Betania), perché in questo modo si possono migliorare i LEA nella città di Napoli. Inoltre proporrò con forza che si attivi una sinergia della
stessa Villa Betania con il costruendo Ospedale del Mare perché è ridicolo che due strutture così vicine e collegate tra loro non collaborino per evitare sprechi e doppioni inutili. Sull’esempio di
quanto sta avvenendo ad Avellino, con la sinergia tra la nuova proprietà della clinica Malzoni e l’azienda ospedaliera Moscati, si potrebbe ipotizzare un collegamento per evitare inutili sperperi di risorse. Sempre oggi, nel sollecitare il commissario Verdoliva a sottoscrivere o eventualmente annullare gli accordi per proseguire la realizzazione dell’Ospedale del Mare, ho suggerito di avviare subito gli accordi e le attività anche in misura ridotta rispetto a quanto concordato con il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il 21 dicembre 2011. Caldoro non può tenere la vicenda dell’Ospedale del Mare ancora sospesa, magari in attesa di vincere il superenalotto, per dare il via agli accordi. Anche perché è indubbio che lo stallo agevola le controparti private che per ogni giorno di attesa aumentano le proprie pretese. Naturalmente se anche stavolta il mio contributo di idee e proposte non avrà riscontro solleciterò le autorità
competenti affinché si faccia definitiva chiarezza su questa grave vicenda».