Cercola. Anche i Revisori dei Conti “in fuga” dal Comune

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Cercola (Na). – Il Collegio dei Revisori dei Conti si è dimesso, ecco la notizia che sta determinando  un altro sconquasso istituzionale al Palazzo Comunale. L’annuncio è stato dato in consiglio comunale dal sindaco Pasquale Tammaro, assise cittadina convocata per discutere di eventuali proposte dell’assessore al bilancio sul fronte del rientro dallo sforamento del Patto di Stabilità.

Una pesante lettera, letta dal sindaco durante la seduta consiliare ,ha accompagnato “la fuga” da Cercola dei controllori contabili. Tra i passaggi più forti,  si è notata la lamentela degli stessi revisori sul fatto di aver  dovuto lavorare, per 18 mesi ,  con un organo incompleto, visto che uno dei tre revisori, Marino Del Giudice, era sottoposto a regime di restrizione di libertà, e , soprattutto hanno sottolineato l’impossibilità a compiere il lavoro in quanto i precedenti responsabili del servizio finanziario, l’ex direttore generale Eugenio Piscino e Francesco Saverio Barone, non avrebbero fornito al collegio la documentazione necessaria.

Queste dimissioni in massa del Collegio dei Revisori Conti fa comprendere un drammatico conflitto istituzionale che si sta consumando in seno ai vari poteri comunali. Nel consiglio comunale convocato a dicembre per la presa d’atto dello sforamento del Patto di Stabilità, fu proprio il consigliere comunale del PDL Alfredo Tammaro a puntare il dito contro i revisori, per la loro disattenzioni, e li invitò a dimettersi. Ma il dato che farebbe  preoccupare il sindaco e i suoi uomini,  sarebbe, senza dubbio, questa drammatica presa di distanza dell’organo  di controllo contabile dall’attività amministrativa che arriva in un momento drammatico per le loro posizioni, visto che la Procura Generale della Corte dei Conti e la Procura Generale della Repubblica è stata chiamata in causa dal Partito Democratico, relativamenti a presunti falsi in bilancio, alla mancata certificazione dello sforamento del Patto di Stabilità del 2010, alle presunte illegittimità delle progressioni verticali e tante altre questioni ancora. Questa brutale tempistica di dimissioni, considerato anche gli effetti di altre fughe dal comune, farebbe pensare ad una  bufera giudiziaria che potrebbe coinvolgere l’attiva politica contabile ed amministrativa del governo comunale.

Ma il fatto strano è la dimostrazione che tutte le forzature amministrative  del sindaco Pasquale Tammaro hanno avuto degli effetti negativi sulla tenuta dell’amministrazione comunale. Come si possono dimenticare i casi,  partendo dal direttore generale Eugenio Piscino, al responsabile del servizio finanziario Francesco Saverio Barone e dal comandante dei vigili urbani Luigi Maiello, tutti in fuga dal comune  e tutti hanno preso le distanze abbandonando il primo cittadino. Una linea logica dovrebbe legare queste fughe dal palazzo cxomunale? Quale sarebbe?

Ormai il consiglio comunale , celebrato ieri sera, ha perso di credibilità, e come tutti i precedenti è stato sospeso dopo un paio d’ore, “ricche del nulla”, ed alle 22,50 la presidenza del consiglio ha constatato la mancanza del numero legale ed la seduta è  stata sciolta.

L’assessore al bilancio Giulia Cianciulli, dimostrando un’evidente incapacità al confronto politico con l’opposizione, ha certificato  in maniera evidente la sua posizione di attore non protagonista nell’esecutivo retto dal sindaco Pasquale Tammaro. La Cianciulli in grave difficoltà ha liquidato i consiglieri comunali dell’opposizione che chiedevano la ricetta da adottare per rientrare dal mega sforamento del Patto di Stabilità. “Non ho ancora acquisito tutti i dati, come faccio a valutare sul programma da adottare per rientrare da questo disastro finanziario”, questa è stata la terrificante rispostae del supertecnico al bilancio, arrivato da fuori cittàper salvare il comune di Cercola dai debiti, i cercolesi sono seriamente preoccupati.

Un altro conflitto istituzionale che si sta consumando al Palazzo Comunale è tra il presidente del consiglio comunale, l’ex pidiellino Giuseppe D’Ambrosio e il sindaco Pasquale Tammaro. “Il presidente del consiglio comunale mi sembra che sia arrivato ieri al comune, come se non sapesse i fatti che mettono in difficoltà il comune, non riesco proprio a capire perché abbia convocato il consiglio comunale. “ Ecco l’accusa rivolta a Giuseppe D’Ambrosio da parte del sindaco Tammaro, D’Ambrosio non ha potuto rispondere alle forti accuse del sindaco in quanto si era allontanato, anzitempo,  dal consiglio comunale.

il direttore Gaetano Busiello

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