Napoli. - Venerdì 9 marzo 2012, alle ore 12, al Palazzo delle Arti di Napoli, i lavoratori dello spettacolo dal vivo, riuniti in una Assemblea permanente sulle arti della scena (musica, teatro, danza) incontrano: la stampa, i lavoratori dell’arte e della cultura, i cittadini, gli amministratori.
Il 12 dicembre 2011 l’assessore alla cultura del Comune di Napoli ha convocato al PAN un incontro pubblico sui temi del teatro. In quella occasione una comunità di lavoratori dello spettacolo si è incontrata e ha poi deciso di iniziare un percorso autonomo e di autoconvocarsi a cadenza settimanale, attuando un uso politico degli spazi pubblici del PAN. Sono ormai oltre cento le persone coinvolte, che costituiscono, di fatto, una Assemblea permanente sulle arti della scena. Divisi in tavoli di lavoro, hanno approfondito i temi:
· riconsiderazione professionale della figura dell’artista nello spettacolo dal vivo;
· questioni normative relative al riconoscimento delle professionalità della scena;
· ridefinizione del ruolo e della funzione del Teatro Pubblico, in relazione al territorio, al pubblico, alla formazione;
· considerazioni sul funzionamento degli enti e delle istituzioni pubbliche del settore;
· considerazioni sull’impiego dei fondi POR/FERSR (Fondi Europei per lo sviluppo Regionale – misura 1.10, “La cultura come risorsa”);
· relazioni fra operatori della cultura e politiche per la cultura.
Dopo i primi tre mesi di lavoro, i partecipanti all’Assemblea permanente sulle arti della scenapresentano alla città, e rendono pubblico, il proprio lavoro, convinti che l’arte e la cultura siano indispensabili per una collettività socialmente consapevole e libera, che voglia mantenere viva la memoria del passato, decifrare e vivere il presente, immaginare e costruire un futuro. Certi che l’arte e la cultura siano indispensabili per la buona salute dell’economia, poiché creano innovazione e, dunque, occupazione e crescita.
L’Assemblea chiede alla politica di porsi in ascolto e al servizio della collettività, così da garantire dignità e sicurezza a tutti i lavoratori e l’accesso alla cultura a tutti i cittadini.
L’Assemblea si rivolge:
§ ai cittadini, invitandoli ad essere parte attiva dei processi culturali, a divenire l’altro sguardo: vivo, curioso, critico ed esigente;
§ agli amministratori, affinché spezzino il legame tra gestione del potere e gestione della cultura e promuovano politiche volte a sviluppare percorsi permanenti, rompendo i meccanismi dell’emergenza e del grande evento, senza sostituirsi alle figure artistiche e organizzative del settore.
Nello stesso tempo si impegna:
· a mantenere una modalità di partecipazione sempre aperta a tutti, cittadini e operatori del settore, e a restare in contatto coi movimenti e i gruppi che in Italia si muovono già da tempo sulle stesse istanze, mantenendo autonomia politica;
· a conservare alta l’attenzione sull’operato delle istituzioni;
· a farsi motore e strumento di proposte politiche per la cultura e di differenti modelli di relazione fra cultura e politica