Pomigliano d’Arco (Na). – 100% garantita”: questo lo slogan con cui GORI ha presentato oggi la campagna sulla qualità dell’acqua che distribuisce nei 76 comuni in cui gestisce il servizio idrico integrato. L’evento si è tenuto a Pomigliano d’Arco presso la sede del Laboratorio che per dimensioni e mole delle analisi effettuate può senz’altro essere considerato uno dei maggiori del Centro-Sud. GORI, pertanto, fornisce alla popolazione residente nell’ATO 3 una doppia garanzia: gli oltre centomila controlli l’anno effettuati sull’intero territorio e la qualità del Laboratorio, che ha recentemente raggiunto il massimo traguardo in materia di certificazione. Ovviamente, i controlli effettuati da GORI sulle acque vanno ad affiancarsi a quelli puntualmente effettuati dalle ASL territorialmente competenti. “La campagna sulla qualità dell’acqua – spiega l’amministratore delegato di GORI, Giovanni Paolo Marati – è stata concepita in piena sintonia con il presidente dell’Ente d’Ambito, Carlo Sarro, e da lui entusiasticamente sostenuta. I diversi strumenti di comunicazione che abbiamo messo in campo per la diffusione della campagna ci permetteranno di far comprendere ai cittadini dell’ATO 3 la dovuta attenzione che l’azienda riserva alle caratteristiche qualitative dell’acqua distribuita. Il Laboratorio ha ottenuto la prestigiosa certificazione ACCREDIA e ciò ci permette di poter utilizzare con orgoglio lo slogan 100% acqua garantita. Vorrei, inoltre, sottolineare che la gradita presenza del Governatore Stefano Caldoro e dell’Assessore Giovanni Romano testimonia in pieno l’attenzione che le massime istituzioni regionali stanno dedicando alle tematiche legate all’ambiente ed in particolare al servizio idrico integrato in Campania”.
La campagna di comunicazione sulla qualità dell’acqua distribuita da GORI ha l’obiettivo di incentivare l’utilizzo dell’acqua del rubinetto, attraverso la conoscenza dettagliata del tipo e del numero di controlli effettuati dal Gestore nei 76 comuni dell’ATO 3 Campania. Filo conduttore della campagna sarà il “certificato dell’acqua” GORI, riportante l’etichetta con i parametri caratteristici dell’acqua distribuita in ciascun comune. Diversi saranno gli strumenti a supporto della campagna: i certificati dell’acqua arriveranno nelle case di tutti gli utenti attraverso la bolletta e, sotto forma di locandine, saranno affissi nelle bacheche di scuole e uffici pubblici. Realizzati anche opuscoli informativi che evidenziano come la consapevolezza della bontà dell’acqua del rubinetto non sia ancora molto diffusa, forse proprio a causa della scarsa informazione. A margine della presentazione della campagna è stata effettuata una visita del Laboratorio alla quale oltre al Presidente della Regione, Stefano Caldoro, e all’assessore all’Ambiente, Giovanni Romano, hanno partecipato alcuni sindaci dell’ATO 3, il presidente dell’Ente d’Ambito, Carlo Sarro, l’amministratore delegato del gruppo ACEA, Marco Staderini ed il direttore generale, Paolo Gallo. Nel corso dell’iniziativa è stata anche effettuata una degustazione di acqua proveniente da 12 diversi comuni del territorio gestito da GORI. “Oggi – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano – è stata messa in atto una grande operazione verità verso i cittadini dell’ATO 3. GORI è una delle più importanti realtà industriali della nostra Regione e l’ATO 3 è l’unico Ambito che ha dato attuazione alla Legge Galli. In relazione alla campagna sulla qualità, va sottolineato che una famiglia che beve acqua del rubinetto anziché quella in bottiglia, riceve senz’altro un notevole vantaggio economico e contemporaneamente aiuta l’ambiente, diminuendo la produzione di plastica”. “Ho particolarmente insistito – aggiunge il presidente dell’Ente d’Ambito Sarnese-Vesuviano, Carlo Sarro – per la realizzazione di questa campagna, perché visitando il Laboratorio mi sono reso conto che GORI dedicava da tempo grande attenzione alla qualità dell’acqua, ma ciò non era portato a conoscenza dei cittadini. L’obiettivo dell’Ente è stato quello di riaprire il dialogo con i cittadini, che hanno il diritto di ricevere un’informazione che abbia il massimo della chiarezza”.