Sant’Anastasia (Na). - “NULLA SI CREA, NULLA SI DISTRUGGE, TUTTO SI TRASFORMA” è il titolo del convegno su rifiuti e differenziata tenutosi stamane presso la nuova scuola elementare del IV Istituto Comprensivo, in via Rosanea, in presenza della Preside, Angela De Falco, del Prof. Antonio Sasso (docente universitario), di Tommaso Sodano (vice-sindaco di Napoli), di Lello Abete (presidente del CC), di don Davide D’Avino, del prof. Enzo D’Angelo (insegnante di francese) e, in chiusura, del sindaco Carmine Esposito.
Sala gremita di alunni e genitori, al tavolo dei relatori piccoli talenti. Sono stati, infatti, i ragazzi e le ragazze delle tre classi di seconda media a fare tutto, col supporto in chiave collaborativa di tutti i circa 30 insegnanti. E i ragazzi non hanno deluso le attese alternandosi al microfono e relazionando su tutto il percorso fatto col loro progetto, che come motto ha: riduci, ricicla, riusa. Video interviste a cittadini, corti, scenette di vita familiare, umorismo sano sulle cattive abitudini, messaggi chiari sui vantaggi della raccolta differenziata, canzoni all’uopo scelte, con un gruppo di giovani talenti al flauto, hanno deliziato la platea.
E gli interventi degli “adulti” hanno solo completato l’opera, collegando ai temi affrontati anche la radice legislativa. Compito toccato al prof. Enzo D’Angelo, che ha spiegato entrando nei particolari: i rifiuti sono classificati in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi.
I rifiuti devono essere gestiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all’ambiente e, in particolare senza determinare rischi per l’acqua, l’aria, il suolo, nonché per la fauna e la flora; senza causare inconvenienti da rumori o odori; senza danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse, tutelati in base alla normativa vigente. Entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo, carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici, e possibilmente di altra origine, nella misura in cui tali flussi di rifiuti sono simili a quelli domestici, sarà aumentata complessivamente almeno al 50% in termini di peso.
“Per venire a scuola – precisa il prof. D’Angelo nel mostrare alcune sue foto – percorro la la SS. 268 e non ho potuto fare a meno di immortalare la carcassa del frigorifero o i resti di canne fumarie che non è bello e vedere abbandonati sulla strada da persone prive di scrupolo. Quindi invito tutti a denunciare tali situazioni per sensibilizzare ed istruire le persone ad utilizzare canali leciti di smaltimento dei rifiuti”.
Gli fa eco il prof. Sasso illustrando altri aspetti scientifici del problema rifiuti e sfruttamento incondizionato delle risorse naturali e marine a livello mondiale, ottenendo un silenzio assoluto nel proporre alla sala la visione di sei minuti di un video, quello stesso video in cui una bambina zittì il mondo parlando per sei minuti alle Nazioni Unite nel 1992. Video che la sala si è impegnata a far girare tra quante più persone possibile.
“L’impressione finale è positiva e la soddisfazione è tanta – afferma a nome di tutti i docenti la prof. di inglese, Doriana Miranda – perché i ragazzi hanno espresso in pieno e trasmesso nei modi e tempi giusti i nostri insegnamenti. Grazie a loro per l’impegno e per capacità creativa, espositiva e comunicativa. Grazie in particolare al sig. Peppe D’Alise, papà disponibile e collaborativo che ha curato buona parte del convegno. Andiamo via sicuri che i ragazzi e i genitori presenti saranno mezzo di trasmissione alle famiglie e al paese di quanto appreso. E’ stato un lavoro multidisciplinare, dove anche il mix musica-ambiente ha detto la sua sull’armonia musicale che può fondersi con quella che deve sempre più tornare ad essere armonia ambientale. Con questi ragazzi, principali protagonisti, possiamo sperare di poter migliorare la società e il nostro bel mondo”
“Abbiamo un giardino da poter coltivare e, nel mentre abbiamo già dotato le aule di contenitori per la differenziata, abbiamo bisogno di una politica attenta alle nostre esigenze di evitare l’uso, ad es., di merendine, perché vogliamo far consumare la frutta ai nostri alunni, non volgiamo lattine di aranciata, ma arance da consumare. Quindi –conclude la dirigente De Falco – produciamo umido e per questo chiediamo al Sindaco delle compostiere in modo da poter attuare una corretta differenziata e chiudere il ciclo naturale dei rifiuti, educando così al meglio i futuri cittadini. Devo ringraziare tutti i docenti, che gratis e con impegno unico hanno preso a cuore questo evento, preparandolo insieme ai ragazzi in un modo egregio e il risultato è più che incoraggiante”.
“Migliorare è possibile. A Napoli – dice Sodano – abbiamo realizzato isole pedonali, una lunga corsia ciclabile, favorito una cultura di collaborazione nella differenziata e una corretta ribellione all’incuria. Perché è lecito indignarsi e ribellarsi a chi non rispetta le regole, se si vuole veramente il cambiamento. Quindi insieme possiamo farcela e Sant’Anastasia può vincere la sua battaglia”.
“Devo fare i complimenti a voi della periferia, perché i dati parlano chiaro. Voi – comunica il sindaco Esposito – riuscite a raggiungere punte di differenziata oltre il 50%, mentre i parchi e altre zone urbanizzate fanno calare la percentuale. Non siamo messi male, ma non bisogna mollare e, sono d’accordo con Sodano, dovete essere sentinelle ed indignarvi, incazzarvi se vedete persone comportarsi in maniera offensiva per l’ambiente”.
a cura dell’Ufficio Stampa – Comune di Sant’Anastasia