Sant’Anastasia. Luigi Nicolais ed Ermanno Corsi, cittadini onorari

nicolais

Sant’Anastasia (Na). – Cittadinanza onoraria per il prof. Luigi Nicolais, neopresidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), e per il giornalista-saggista Ermanno Corsi. La cerimonia di conferimento si è svolta «con grande emozione», questa mattina, nella sala consiliare di palazzo Siano, alla presenza del sindaco Carmine Esposito, di uomini e donne di cultura (il prof. Carmine Cimmino, scrittore ed esperto di storia locale; lo scrittore-imprenditore Marcello Fasolino; la scrittrice-sociologa, professoressa Lucia Stefanelli Cervelli e il direttore del teatro “Rocco”, Carmine Giordano, animatore di tante iniziative culturali). «Aver fatto coincidere il riconoscimento, in questo evento di oggi,  a due prestigiose figure di Napoli e del Mezzogiorno- ha dichiarato Esposito- rappresenta motivo di profondo orgoglio per Sant’Anastasia, che non premia amici occasionali, di circostanza, ma ha l’onore di considerarli amici da sempre. Il primo, professore di fama internazionale, politico di grande moderazione, ministro molto apprezzato e da poco alla guida del Centro Nazionale delle Ricerche; il secondo, affermato giornalista, saggista lungimirante e raffinato intellettuale meridionalista». L’evento è stata l’occasione per parlare di nuovo meridionalismo. «Dopo gli interventi eccezionali nel Mezzogiorno –ha detto il prof. Cimmino- ci troviamo a fronteggiare la terza fase della questione meridionale: abbiamo perso l’occasione storica di uscire dalla logica di cortile piuttosto che lavorare per il Sud. Buono l’abbinamento dei due uomini insigniti oggi –ha proseguito- perché con il loro lavoro hanno raccontato il Sud, ognuno con una venatura diversa: Corsi ha parlato del meridionalismo di tutti i giorni, quello della cronaca, quindi con una visione pessimistica; Nicolais è andato oltre il confronto Nord-Sud, verso la globalizzazione, mettendo l’accento sulla formazione».

NICOLAIS

Per lo scienziato prestato alla politica è stato «un ritorno a casa». Nato a Sant’Anastasia  - già assessore dell’Università e ricerca scientifica della Regione Campania (200-05), ministro per le Riforme e l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione(2006-08) e parlamentare dimissionario –  si è trattato di «rivendicare l’orgoglio di aver dato i natali ad un personaggio che ha svolto un’attività fondamentale nel contesto della vita politica, scientifica, culturale e istituzionale della Nazione». Tredici brevetti internazionali e 18 in Italia, i campi di interesse di Nicolais hanno riguardato materiali compositi e sistemi particellari, Reologia e “processing” di polimeri e compositi, Materiali per applicazioni biomedicali, polimeri liquido-cristallini, riciclo, nanocompositi, trasferimento tecnologico e politica della ricerca. Già professore ordinario di Tecnologia dei Polimeri e poi di Scienza e Tecnologia dei Materiali  presso la Facoltà di Ingegneria all’Università Federico II di Napoli, è stato professore affiliato al Dipartimento di Ingegneria Chimica, University of Washington (Usa) negli anni 1981-2003 e, dal 1986-2004 professore aggiunto all’Institute of Materials Science, University of Connecticut, Usa. Ma l’elenco delle attività svolte dal professore in giro per il mondo (Repubblica Ceca, Inghilterra, Israele, Belgio, Usa, ecc) è ancora lungo, così per i riconoscimenti ricevuti, tra cui: l’onorificenza di Grande Ufficiale di cui è stato insignito dall’Ordine al Merito della Repubblica Italiana quale componente del Gruppo 2003 per la ricerca scientifica di cui fanno parte i ricercatori italiani più citati al mondo (2005);  e la nomina a socio onorario sine die dell’associazione Amesci per «l’alto prestigio portato dai suoi studi all’Italia in particolare al Mezzogiorno, per il costante spirito innovatore che ha illuminato il suo lavoro e per l’attenzione mostrata nei confronti delle giovani generazioni». Nicolais, con il recente incarico alla presidenza del Cnr, ritorna nel luogo che gli è proprio, dove subito dopo la laurea in Ingegneria Chimica (1969-1977) era impegnato come ricercatore. «Sono persuaso –ha detto Nicolais, condividendo con i concittadini i suoi successi- che il merito, le capacità, i talenti, indipendentemente da tutte da tutte le difficoltà e le insidie di questi anni, sulla lunga distanza si affermano, sempre e comunque». E poi ha rivolto un monito: «Incoraggiamo i giovani  a studiare perché la Scienza, prima ancora che formare valenti professionisti, educa le persone a coperare, fa emergere le loro qualità migliori, da concretezza ai sogni».

CORSI

Ad Ermanno Corsi, «amico da sempre di Sant’Anastasia», è stato riconosciuto «il legame instaurato con la municipalità» e «i lunghi anni di studio e approfondimento della questione meridionale, portata all’attenzione regionale e nazionale mediante un costante impegno giornalistico di elevata incisività, nonché per i suoi scritti dalle implicazioni sociali di grande rilievo culturale e formativo». Corsi, già presidente dell’Ordine dei giornalisti – ora consigliere – e  dell’Associazione della Stampa italiana, ha scritto per i maggiori quotidiani nazionali (Il Tempo, Il Mattino, Il Giorno, la Repubblica, Roma); e per i periodici Il Mondo, l’Europeo. Volto noto della Rai, ha lavorato  dal 1978 fino a pochi anni fa come conduttore del Tgr Campania.  La sua produzione letteraria : L’ultima Napoli. Napoli contemporanea. La città dalla guerra al 2000. La Città ogni giorno. Viaggio non immaginario nel malessere metronapoletano. Mezzogiorno dimezzato, le regioni meridionali nella seconda Repubblica. Aspettando Capri. Sono solo alcune tra le maggiori pubblicazioni del giornalista-saggista, che non ha perso l’ardore e la passione per le terre vesuviane. «Ho toccato con mano la grande vivacità di questo territorio, anche se, rispetto al Nord, abbiamo meno strumenti per rappresentare queste cose. Nel Sud c’è mancanza di strumenti di comunicazione: i nostri giornali sono spesso regionali, ci raccontiamo le cose da soli, mentre il centro-nord è dotato di una migliore comunicazione». Poi ha lanciato la sfida: «Perché non portare a Sant’Anastasia un’università scientifica? Venissero a Napoli e nella provincia a vedere con i loro occhi. Bisogna portare Napoli –ha proseguito- nello Stato e lo Stato a Napoli». Ed infine: «La vera Italia sono gli 8100 Comuni».

a cura dell’Ufficio Stampa – Comune di Sant’Anastasia

Lascia un commento

Powered by ODDERS Communication Agency