Roma. Di seguito l’intervista ad Enzo Raisi, uno dei fondatori di Futuro e Libertà per l’Italia, e parlamentare di fiducia di Gianfranco Fini
On. Raisi ci parli del rapporto di Fli con il mondo associazionistico e del volontariato:
Fli vede nel terzo settore ossia nel mondo associazionistico e del volontariato un importante interlocutore verso quel percorso che proprio ieri Gianfranco Fini ha definito patriottismo repubblicano. La politica ha bisogno di rinnovarsi per tornare ad essere credibile e impegnarsi nel processo di modernizzazione di cui ha bisogno il paese. Ed ‘ proprio dal terzo settore che possono venire nuove forze e anche nuove idee per rilanciare il nostro paese
Perchè è così importante per lei sottolineare la laicità di questa nuova destra?
Credo che una società come la nostra che diventa sempre più multietnica e che deve trovare valori comuni che uniscano tutti coloro che vi appartengano debba porre al centro la laicità dello Stato. Essere laico non significa laicismo o anticlericalismo ma rispetto di tutte le fedi religiose e nel contempo pragmaticamente soluzionare i problemi delle persone prescindendo da qualsiasi interpretazione religiosa, nel rispetto della libertà di tutti ma avendo come fine ultimo l’interesse del proprio Paese.
Quale è stata la spinta iniziale che decise di farla entrare in Fli?
La spinta e’ stata la piena condivisione di quei valori che avevano portato Fini ad avere una posizione conflittuale all’interno del Pdl come la legalità, l’amore per la Patria, la democrazia interna del partito, le riforme economiche liberali che venivano rinviate…. Quando il 29 luglio Fini fu dichiarato incompatibile con il Pdl e quindi di fatto espulso, la mia scelta poteva essere solo quella di seguirlo.
Quale futuro vede per il nostro Paese?
Con il governo Monti siamo a un bivio: se riuscirà a fare quelle riforme che per vent’anni la politica del bipolarismo muscolare Prodi/Berlusconi non e’ riuscita a fare per i veti incrociati l’Italia potrà uscire anche rafforzata da questa crisi. Se prevarranno logiche corporative dentro la società civile e logiche di bandiera dentro ai partiti potrebbe essere un grave problema.
Lunedì è stata la festa del papà ci racconti il Raisi padre:
Il mestiere anzi i mestieri che svolgo mi portano ad essere spesso lontano da mia figlia, purtroppo e con grande dispiacere. Ciò non toglie che ogni minuto di libertà lo dedico proprio a lei, rinunciando a qualsiasi spazio personale anche in virtù di un senso di colpa per aver dato la precedenza nella mia vita all’attività professionale. Cerco così di conciliare il dovere con il piacere di stare a fianco della cosa più bella che ho fatto nella mia vita: mia figlia.
Intervista a cura di Cristiana Zarneri
Fonte: www.laici.it