15€ cimiteriali. Manzo: anche il PD ci dà ragione, aboliamolo anche per il 2011

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San Sebastiano al Vesuvio (Na). - “Il Popolo di San Sebastiano – Manzo Sindaco” viaggia spedito ad appena un anno dalla sua nascita verso una consacrazione politica degna di menzione. Da più di un mese l’opposizione sansebastianese, sfidando l’indifferenza degli altri movimenti politici, sta in piazza a sensibilizzare e coinvolgere l’opinione pubblica sull’attività vessatoria del consorzio cimiteriale ed oggi con le mobilitazioni a Cercola e Massa di Somma, arrivate dai diversamente schieramenti politici, consacra l’idea e l’azione di opposizione alle attività consortili.

Anche ieri mattina il gazebo di Gennaro Manzo, installato nella centralissima via Plinio, è stato preso d’assalto dai cittadini, i quali oltre a firmare per l’abolizione della iniqua tassa dei 15€ , messa in bilancio dal consorzio cimiteriale, per non identificate spese di manutenzione ordinaria e pulizia delle aree cimiteriali hanno firmato contro l’illegittima diffida inviata dal consorzio ai cittadini che dovrebbero pagare i 500€ per i non specificati interventi di ristrutturazione

“Ho accolto con piacere – sostiene ai nostri taccuini Gennaro Manzo –  la notizia dell’interessamento da parte del PD, dello SDI dell’Api del Comune di Cercola, e del PDL di Massa di Somma, alla battaglia che stiamo portando nelle piazze da alcune settimane. Il “Popolo di San Sebastiano – Manzo Sindaco” ha subito recepito le proteste che provenivano dai nostri cittadini contro l’iniquo canone di 15 euro imposto dal Consorzio cimiteriale. Siamo stati noi, primi tra tutte le forze politiche dei tre comuni (San Sebastiano, Cercola e Massa di Somma), a scendere in piazza per  combattere in favore della eliminazione del canone. I cittadini hanno premiato il nostro sforzo con una partecipazione straordinaria in queste tre domeniche in cui abbiamo raccolto centinaia di firme. Evidentemente, le altre forze politiche, seppur con ritardo, hanno compreso l’importanza delle nostre campagne volte a far rispettare la legalità e la trasparenza della pubblica amministrazione. Ma c’è un ulteriore dato politico. La presa d’atto del PD circa la maldestra amministrazione di due suoi esponenti, il sindaco di San Sebastiano e quello di Massa di Somma, che all’interno del consorzio sono stati favorevoli all’istituzione del canone. Oggi abbiamo avuto conferma della bontà della nostra iniziativa, insieme con tutti i cittadini che anche stamattina sono accorsi pressi il nostro gazebo. Infatti, il consorzio ha deciso di eliminare il canone per il prossimo anno. Ciò equivale  adire che, ancora una volta, avevamo ragione. Grazie alla nostra battaglia per l’abolizione, il consorzio ha fatto un passo indietro ma ora ne deve fare un altro e disporre i rimborsi dei soldi che i cittadini hanno già pagato. Non è dalle tasche dei cittadini che devono essere presi i soldi per ripianare gli sprechi ed i debiti del consorzio, dovuti alla cattiva amministrazione. C’è chi, come il Sindaco Capasso, amministra la nostra città da vent’anni e, dunque, è certamente responsabile della gestione superficiale che ha determinato l’attuale difficoltà economica del consorzio. Basti pensare che deve ancora pagare 180.000 euro di quote consortili.Questo debito si aggiunge ai tanti che abbiamo denunziato in Consiglio Comunale.Il Sindaco Capasso non sa amministrare San Sebastiano al Vesuvio e, in tanti anni, è riuscito a creare solo un buco profondissimo nelle casse comunali.Ora ci stiamo rendendo conto che per tanti anni non ha neppure pagato la quota consortile. E’ venuto il momento di dire a questi signori che la gente si è stancata di dover pagare per errori fatti da chi non sa amministrare. La eliminazione del canone - conclude Manzo è un’altra vittoria de “ Il Popolo di S. Sebastiano – Manzo Sindaco” contro questa gestione del tutto inadeguata della cosa pubblica.Di certo, noi, sostenuti dai tanti cittadini che ci hanno incoraggiato in questo senso, continueremo nella nostra battaglia, anche per la revoca delle diffide di pagamento di 500euro.”

il direttore Gaetano Busiello

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