Si chiamano “Gli splendenti” perché hanno la forma del sole, della luna e delle stelle e sono il primo formato di pasta ideato da una bambina, per i bambini. Sono nati dalla fantasia di Elena, una ragazzina di 9 anni, che li ha disegnati su una pagina bianca del suo quaderno di scuola. Quei disegni hanno incuriosito molto il suo papà, Vincenzo Setaro, che di mestiere fa il pastaio, il quale ha deciso di trasformarli in realtà nel modo per lui più semplice, ovviamente in pasta.
E’ nato così il nuovo formato di pasta che il pastificio Setaro di Torre Annunziata (Napoli), prima di lanciare sul mercato, presenterà in anteprima a Pompei, nel corso di “Sapori & Saperi”, la fiera enogastronomica in programma dal 21 al 25 aprile nell’area espositiva del Santuario.
“Un giorno – spiega Vincenzo Setaro, titolare insieme ai fratelli Nunzio e Salvatore dell’omonimo pastificio di famiglia – ho visto mia figlia abbozzare dei disegni su un foglio. Quando le ho chiesto di cosa si trattasse, mi ha risposto con tanta naturalezza che stava progettando una pasta tutta dedicata ai bambini, ispirandosi alla forma degli astri celesti. Ho deciso, quindi, di realizzare il suo sogno”. E così è stato. Dopo numerose prove e molti tentativi sono nati “Gli splendenti”: pasta mista a forma di sole, di stella e di luna, in confezioni da 500 grammi, prodotti con le trafile in bronzo del pastificio Setaro.
La pasta ideata da Elena, figlia d’arte, è dedicata ai bambini e quindi si presenta particolarmente adatta ad abbinamenti delicati e apprezzati dai più piccini. “Gli Splendenti – dice infatti Setaro – sono stati pensati per i piccoli buongustai, per questo si possono accostare benissimo a condimenti leggeri o con verdure. Tra questi, consigliamo in modo particolare l’abbinamento con zucchine e gamberetti, che esalta le qualità degli Splendenti e piace molto anche ai bambini”.
Il nuovo formato di pasta sarà presentato per la prima volta al pubblico durante la quinta edizione di “Sapori & Saperi”, che aprirà i battenti a Pompei il prossimo 21 aprile.
Miriam De Vita