Roma. – Con il dato ancora non ufficiale di 1107 preferenze raccolte, Patrizio Gabrielli, candidato del Blocco Studentesco al Senato Accademico dell’università di Roma Tor Vergata, risulta essere il primo degli eletti. “Abbiamo raddoppiato il dato di due anni fa, un fatto storico, una vera e propria rivoluzione politica”, queste le parole a caldo di Noah Mancini, responsabile del Blocco Studentesco nel secondo ateneo romano e senatore uscente. “Gli studenti di Tor Vergata non hanno ceduto né alle sirene dell’antifascismo né alle lusinghe dei soliti politicanti – aggiunge Mancini – ma hanno premiato il coraggio e la coerenza di chi ogni giorno combatte per un’università più giusta”.
“E’ una soddisfazione enorme – ha detto il neoeletto senatore Patrizio Gabrielli – mi dovrò mettere da subito al lavoro. E’ un risultato davvero impressionate anche considerando la riduzione dei posti riservati agli studenti in Senato e al numero di preferenze ricevute“. “Chi in passato ha descritto il Blocco Studentesco come un ‘gruppuscolo estraneo alla vita universitaria’ ora ha la sua risposta – spiega Davide Di Stefano, responsabile nazionale del Blocco Studentesco Università -. Sindacalismo studentesco, eventi culturali di alto livello, difesa a oltranza dell’università pubblica contro ogni deriva neoliberista: questo è quello che da sempre rappresenta l’impegno del nostro movimento negli atenei e che gli studenti della seconda università romana hanno voluto premiare. Un messaggio che speriamo venga ricevuto anche da personaggi come Francesco Profumo,
presunto ministro dell’Istruzione di un governo illegittimo e nemico dell’Italia e dell’Europa”.
“Anche in questo giorno di festa – conclude Di Stefano – non dimentichiamo un nostro fratello attualmente privato ingiustamente della propria libertà: Alberto Palladino. E’ a lui che dedichiamo questa vittoria; sempre pronti, nella battaglia che ci vedrà coinvolti fino alla sua liberazione, a combattere con la stessa determinazione e volontà che ci hanno condotti ala vittoria di Tor Vergata”.