Riceviamo e Pubblichiamo la comunicazione del Presidente Nazionale di AMESCI Enrico Maria Borrelli con la quale si chiariscono i motivi dello slittamento dell’inizio dei progetti di servizio civile dei 16 giovani che hanno vinto le selezioni alcune settimane fà. E ringrazio personalmente il dottor Borrelli per aver prontamente evidenziato, a seguito di nostra segnalazione a mezzo stampa (pezzo del 24 febbraio 2012, confezionato a seguito di una protesta di una concorrente alle selezioni), la posizione irregolare di una concorrente a tali selezioni, visto che questa concorrente era nello stesso periodo al servizio di un progetto nello stesso Comune di Cercola.
Infine, colgo l’occasione di questo momento di comunicazione per capire il perchè si trova ancora “alle dipendenze” del comune di Cercola, una giovane, proveniente da un anno di servizio civile, impegnata in un progetto di laboratorio di servizio civile, che dura, visti i rinnovi, da quasi tre anni, e questa giovane insiste indisturbata nelle stanze del comune di Cercola, da ben 4 anni. Questa giovane al comune la si nota a far fotocopie nll’ufficio di un funzionario da ben tre anni e mezzo, mica a svolgere il progetto sociale. Questa lunga durata rientra nelle possibilità del progetto dell’AMESCI? Come mai nessun controllo su questa posizione? Sono certo di una sua pronta e puntuale risposta, che aiuterà i cittadini a capire, e sono tantissimi viste le continue segnalazioni.
Tanti saluti dal direttore de “Il Secolo Nuovo” Gaetano Busiello
Caro Direttore,
in merito all’articolo pubblicato sulla Sua testata lo scorso 15 maggio, mi preme chiarire alcuni punti per consentire ai Suoi lettori un’informazione corretta.
Il cosiddetto “slittamento”dell’avvio in servizio dei volontari, selezionati con il bando del 2011, è stato determinato dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, unico organo competente a livello nazionale, a seguito dei noti tagli in finanziaria che hanno riguardato, tra gli altri, anche il fondo nazionale per il servizio civile. Con nota ufficiale a firma del Direttore Generale dell’UNSC, pubblicata in data 15/11/2011 sul sito www.serviziocivile.it e facilmente consultabile, è stato infatti disposto, differentemente dagli anni scorsi, un avvio in servizio dei giovani selezionati scaglionato in dieci mesi. I volontari del comune di Cercola non hanno ad oggi, come tanti altri volontari in Italia, preso servizio a causa di questo scaglionamento.
Nessuna responsabilità quindi dell’Associazione da me presieduta, meno ancora nessuna “stranezza”.
E’ opportuno, inoltre, precisare ai suoi lettori che i Laboratori di Servizio Civile non sono progetti di servizio civile, bensì esperienze formative on the job realizzate in ambiti socio-culturali direttamente da Amesci. Nulla a che vedere dunque con l’istituto del Servizio Civile Nazionale che nasce da una legge dello Stato, la 64 del 2001 e che, come tale norma specifica con estrema chiarezza, è una esperienza che può essere svolta dai giovani una sola volta per un periodo di dodici mesi.
I Laboratori di Servizio Civile, viceversa, rappresentano una occasione di arricchimento curriculare per i giovani che vi partecipano e, al pari di tante altre esperienze comprese quelle di volontariato, un’esperienza valutabile ai fini delle selezioni di servizio civile, così come previsto dai bandi di Servizio Civile emanati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Concludo informandoLa che, proprio a seguito di un articolo pubblicato sul Suo giornale in data 24 febbraio u.s., abbiamo rilevato l’esistenza di una incompatibilità, relativa all’aver intrattenuto rapporti di lavoro nell’ultimo anno con l’ente proponente il progetto, nei confronti di una giovane partecipante ad un Laboratorio di Servizio Civile presso il Comune e risultata in graduatoria del progetto di servizio civile dei 16 volontari. La giovane, prontamente informata, ha presentato rinuncia, determinando lo scorrimento della graduatoria stessa. Per un ente come Amesci, che ha al suo attivo oltre 2.000 sedi nella sola Italia, sarebbe verosimilmente impossibile verificare d’ufficio la veridicità delle autodichiarazioni rilasciate dalle migliaia di candidati ai propri progetti. Ma come potrà Lei stesso verificare, siamo oltremodo solerti nell’intervenire a ripristinare le condizioni di normalità laddove, grazie anche alle segnalazioni che riceviamo, siamo messi in condizione di procedere a delle verifiche di dettaglio.
Ringrazio il Suo giornale per l’attenzione che presta ai nostri temi e per l’opportunità offerta di fare chiarezza sulle nostre attività.
Enrico Maria Borrelli
Presidente Amesci