Sant’Anastasia (Na). - Al via venerdì 18 maggio la prima passeggiata di quartiere nella zona centro di Sant’Anastasia, con partenza alle ore 9 dalla scuola “Ten. Mario De Rosa” di via Regina Margherita. Ad accompagnare gli alunni della II B le insegnanti Enza Calvanese, Maria Coppola, Giovanna Ferrara e Lucia Maione, guidati dalla voce «narrante» dei rappresentanti delle associazioni e dei cittadini che illustreranno particolarità e aspetti caratteristici dei luoghi visitati. Con loro saranno presenti degli ospiti speciali: il sindaco Carmine Esposito che, in previsione dell’ultimazione del Piano Urbanistico Comunale (Puc), ha voluto coinvolgere e ascoltare il parere dei più piccoli; inoltre, l’assessore all’Urbanistica Giancarlo Graziani; l’architetto Giuseppe Guida e la psicologa di comunità Francesca Scafuto. Gli alunni, armati di taccuino e macchina fotografica, saranno reporter per un giorno, ma soprattutto i protagonisti «privilegiati» di una ricerca di approfondimento dei bisogni dei piccoli cittadini.
L’attività di sensibilizzazione urbanistica fa parte di un progetto di comunicazione-partecipazione avviato lo scorso anno per accendere l’attenzione sulla nuova pianificazione in atto. Dopo i primi due step conclusosi con la presentazione del report sui «focus group», firmato dalla psicologa Francesca Scafuto e dall’architetto Giuseppe Guida, (tra pochi giorni in visione sul sito del comune), ieri mattina, i due professionisti, accompagnati dall’operatrice dell’informazione, hanno avviato il terzo step con la partecipazione delle scuole (photovoice e mappa di comunità). Il primo esperimento ha coinvolto la II B, poi si proseguirà domani, 16 maggio, con la media del IV Istituto Comprensivo. Francesca ha illustrato il progetto agli alunni: «Noi crediamo che i ragazzi siano più bravi degli adulti di immaginare la loro città». E poi Giuseppe, che ha cercato di spiegare il Puc con alcune vignette e le istruzioni per l’uso. «Vi daremo un foglio su cui disegnare liberamente una mappa relativa al vostro quartiere, alle strade che di solito percorrete, per farvi invidivuare con una segnaletica le criticità e/o le cose che possono essere migliorate. Ad esempio -ha continuato l’architetto- creando un parco giochi, un collegamento con il Parco del Vesuvio». Il secondo blocco di interventi da parte degli alunni riguarderà le proposte di cambiamento dei luoghi. «Ma servirà a qualcosa»? hanno chiesto i ragazzi alla fine della prima parte del lavoro. «Ci ascolteranno»? e «Cambieranno veramente le cose»?
Photovoice e/o mappa di comunità con il coinvolgimento delle scuole. L’uso di strumenti visuo-spaziali consente una trasposizione grafica dei bisogni e delle risorse di una comunità. Tali strumenti contribuiscono ad individuare ciò che nella percezione dei partecipanti può essere migliorato, quali punti di forza e di debolezza esistono, quali quindi le priorità dei problemi e delle azioni da adottare. I ragazzi apprendono, inoltre, a formulare un piano di azione e a lavorare insieme in modo organizzato. I disegni e gli elaborati potranno essere adeguatamente valorizzati, anche attraverso lforganizzazione di una mostra-evento.
a cura dell’Ufficio Stampa – Comune di Sant’Anastasia