Napoli. – Dal Vesuvio al Golfo questa notte è illuminata dai fuochi d’artificio e invasa dai suoni dei clacson delle auto e dalle trombe. Il Napoli ha vinto la finale di Coppa Italia a Roma, ha sconfitto per due a zero la Juventus campione d’Italia, con i goals di due dei tre tenori, Cavani ed Hamsik.
Una vittoria che in ogni città d’Italia sarebbe sentita come una grande vittoria, qua a Napoli è avvertita come un evento straordinario, a dir poco epocale. Dal lungomare alla periferia , la città è esplosa. Carovane di auto si stanno indirizzando verso Piazza del Plebiscito, dove in nottata è previsto l’arrivo della squadra del Napoli da Roma. E lo stesso De Laurentiis ha previsto un pullmann scoperto che farà il giro della città per celebrare una vittoria che a Napoli mancava da venti anni.
Stasera il Napoli ha vinto la sua quarta Coppa Italia, l’ultima vittoria nella competizione risale al 1987 con Diego Armando Maradona in campo. Stasera è stata anche l’ultima partita dello scugnizzo argentino Lavezzi, il Pocho che ha accesso per quatro anni i cuori dei napoletani, e sembra aver ascoltato le sirene parigine, accogliendo l’offerta del Paris Sanint Germain. Mentre per Walter Mazzarri è il primo successo col Napoli.
Due sono state le note stonate della serata , i fischi dei tifosi all’inno nazionale cantato da Arisa, che ha avuto un riflesso ancor più negativo del normale vista la situazione che vive oggi il Paese , dopo le strage di Brindisi ed il terremoto al Nord Italia. Mentre Fabio Quagliarella si è fatto provocare da Aronica ed ha chiuso nel pessimo modo una stagione, che l’ha visto rilanciare nel panorama calcistico nazionale.
E questa sera un dato certo: di qualunque squadra si tifa, i residenti a Napoli, questa notte non dormiranno.
il direttore Gaetano Busiello