Napoli. – Bianca D’Angelo, consigliera regionale del Pdl e componente dell’Ufficio di Presidenza, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Il decisionismo fine a sè stesso, senza buon senso e senza la constatazione della realtà dei fatti rischia di trasformare un’idea utile in un clamoroso errore. Come ho già avuto modo di affermare nelle scorse settimane, non metto in discussione la Ztl ma ritengo che l’amministrazione comunale debba fare una valutazione oggettiva della situazione attuale ed essere capace, sulla base di uno spirito auto-critico e costruttivo, di apportare i dovuti correttivi.
In molte ore del giorno, durante la settimana, via Caracciolo risulta deserta, non vi sono neanche biciclette e passeggini. Al contrario, zone come Piazza Municipio, Corso Vittorio Emanuele, Riviera di Chiaia ed altre vivono l’inferno del traffico con auto e cittadini prigionieri del caos. Tutto questo rischia di vanificare una iniziativa che, invece, se ben gestita fungerebbe da volano per migliorare la vivibilità dei cittadini. Non ci dimentichiamo che decisioni strutturali come queste delle Ztl non possono essere estemporanee ma valutate attentamente in base ad analisi tecniche sulla loro concreta sostenibilità, senza tralasciare le piccole e le medie imprese che operano nelle aree interessate.”
Penso, quindi, che non abbia alcun senso esasperare i napoletani in questo modo e l’auspicio è che l’amministrazione comunale riveda il provvedimento senza innescare inutili e plateali reazioni di protesta che prima o poi, inesorabilmente, potranno arrivare. Anche quanto accaduto a Chiaia la scorsa settimana, con la serata musicale sulla terrazza del PAN, è assolutamente folle. Senza la possibilità di utilizzare il lungomare e senza l’accessibilità di strade centrali come via dei Mille non poteva che determinarsi l’inferno che è stato. Chiaia e Posillipo, inutile nasconderlo, sono ormai al collasso. Faccio appello quindi ai consiglieri comunali e municipali del Pdl e del centrodestra affinchè si lavori in sinergia per avviare iniziative pubbliche per fare in modo che la giunta De Magistris riveda le proprie posizioni».