Rocca di Papa (Roma). – Si è svolta ieri , dalle 18.30 in poi, presso il locale Di Gusto a Grottaferrata, in occasione di una degustazione di vini tipici regionali laziali, friulani e pugliesi, una bellissima serata condita dai brani romaneschi di Paolo Valbonesi e la sua band “LI mejo fichi der Bigonzo” con interventi fra un brano e l’altro della poetessa scrittrice Rita Gatta.
”La Canzone Romana” da sempre suscita, in chi la ascolta, una miriade di emozioni, che vanno dal divertimento dei doppi sensi degli Stornelli cantati nelle Osterie, alla nostalgia delle splendide Serenate, alla commozione che certi Brani, spesso tragici, regalano all’Ascoltatore. Ed è per questo che probabilmente la Canzone Romana riscuote tanto successo sia presso i Romani stessi che i “Forestieri” che tanto apprezzano questa Musica Popolare. Partendo da questo assunto, “Li Mejo Fichi der Bigonzo” (nome volutamente autoironico come nella migliore tradizione Romanesca) propongono un vasto repertorio, spesso rintracciato a fatica nella memoria di chi ancora custodisce il ricordo dei brani cantati dai Nonni, ma non solo, anche brani relativamente moderni che raccontano la Storia di Roma e dei Romani” come dichiara Paolo Valbonesi. Lo stesso Valbonesi e Rita Gatta sono due artisti DOC di Rocca di Papa, esponenti di una cultura roccheggiana e romana che deve rimanere viva ed espandersi. Bellissimi i brani romaneschi cantati con maestria e pathos dal maestro Valbonesi e notevoli le poesie tratte dal libro “Svrìnguli Svrànguli” della professoressa Rita Gatta. Estremo piacere vedere un pubblico attento e variegato( dai bambini agli anziani e tanti, tantissimi i giovani) . Esportare la cultura locale, elevare al giusto rango le tradizioni delle proprie radici arricchisce interiormente tutti noi , anche con un brivido di commozione. Sicuramente i due artisti locali hanno tenuto alto il nome di Rocca di Papa ed auspico che ci siano ulteriori manifestazioni simili.
a cura di Cristiana Zarneri