L’europarlamentare Enzo Rivellini (Ppe-Mezzogiorno di Fuoco) ha rilasciato la seguente dichiarazione: «La Commissione che doveva decidere le candidature per il premio cittadino europeo ha deciso di promuovere tre candidature: Biagio Conte, fondatore della missione Speranza e Carità, Albergo Etico e a pari merito l’Utalsi progetto case famiglia, l’ex partigiano Giovanni Riefolo e l’associazione Passo dopo passo.
Purtroppo la proposta mia e dell’On. Salatto di premiare i cassaintegrati della Fiat, simbolo di cittadini europei che con il loro sacrificio contribuiscono al mantenimento dell’Europa, non è stata accettata. I cassaintegrati della Fiat che perdono la possibilità di lavorare perché la loro azienda, che chiude in Italia e apre in altri Paesi aderenti all’Unione Europea, che hanno costi e parametri di sicurezza sul lavoro inferiori, ora si aspettano che in Parlamento si lavori ad una giurisdizione del lavoro che garantisca una leale concorrenza (Statuto europeo dei lavoratori). Questa del Premio Cittadino europeo è stata un’occasione persa affinché si dimostrasse, da parte dei politici, attenzione verso chi sulla propria pelle paga per l’integrazione europea, in un momento di grande difficoltà. Inoltre credo che anche il governo italiano si debba chiedere che senso ha la modifica dell’art. 18 sulla libertà di licenziamento in Italia se la riforma non è collegata all’Europa per assicurare ai lavoratori italiani dei diritti nei confronti dei loro colleghi rumeni e polacchi».
Il Secolo Nuovo