Cercola (Na). – Sprechi e malamministrazione, ecco cosa ci sarebbe dietro la volontà politica del sindaco Pasquale Tammaro, dell’assessore alle politiche sociali Tania Polito e dei due funzionari comunali, Giuseppe De Rosa e Teresa Di Gennaro, che hanno permesso di buttare al vento quasi ottomila euro di fondi pubblici per garantire i campi estivi nelle scuole cittadine , organizzati dai soliti notabili della parrocchia comunale, che da anni occupano le strutture pubbliche, senza uno straccio di convenzione con il comune di Cercola e, sembra, senza mai aver pagato le utenze nell’esercizio delle loro attività imprenditoriali, e , in modo non convincente le fanno passare per attività sociali. Degli ottomila euro, 4.000 vanno alle associazioni in cambio dell’ospitata concessa a 40 ragazzi delle fasce sociali più deboli di Cercola, individuati a mezzo di una graduatoria pubblica, ed altri 3700€ sono assegnati alla Cooperativa Levante per fornire qualche operatore OSA che assisterà 5 disabili impegnati nei campi estivi. Quindi, nessun giovane indigente di Cercola andrà gratuitamente al campo estivo, lo pagheranno i contribuenti.
Non si riesce a comprendere per quale recondita ragione l’Ambito 10, l’ente pubblico sovracomunale che si occupa delle politiche sociali nell’area anche di Cercola, aabbia potuto finanziare lo spreco di ottomila euro avallando questa scelta puramente politica dell’amministrazione comunale di Cercola. La crisi finanziaria al comune sta collassando, servizi sociali di vitale interesse come l’assistenza domiciliare agli anziani e ai disabili non sono più garantiti dal comune; le famiglie colpite da una mortifera indigenza economica sono aumentate in città in modo esponenziale e, davvero non si riesce a comprendere perché questi fondi, non siano stati investiti per un progetto mirante a tutelare questi importanti segmenti del servizio sociale. Da più parti corre l’opinione che il campo estivo è lodevole, ma la priorità va assicurata alle drammatiche indigenze della città, tante prodotte da una malamministrazione del comune di questo centrodestra che non ha avuto eguali nella storia di Cercola.
Un’altra questione riguarda le utenze . Il sindaco, mettendo in campo il più insopportabile populismo, ha rilasciato alla stampa locale alcune dichiarazioni che fanno intendere una gestione domestica della cosa pubblica. “Il comune non dovrà accollarsi le spese delle utenze per le atttività di ognuno della 4 associazioni che gestiscono questi campi estivi. Infatti hanno già versato 400€ di contributo proprio per coprire questi consumi, e prima dell’inizio dei campi estivi, i tecnici comunali hanno provveduto ad effettuare la lettura dei contatori di ogni struttura cos’ì, che , quando le attività saranno concluse, in caso di sforamento, le associazioni provvederanno ad integrare la qota già versata”, queste sono le parole del sindaco.
Premesso che quelle espresse dal sindaco sono null’altro che parole al vento, e fanno emergere ancora una volta una gestione “casareccia” della cosa pubblica , con la immancabile compiacenza del funzionario di turno, che prima era suo nemico ed oggi rappresenta il suo miglior alleato. Abbiamo tentato di approfondire la questione scrutando in lungo ed il largo l’albo pretorio on line, tentando di ricavare la fondamentale convenzione che regola i rapporti tra le associazioni occupanti le scuole comunali e lo stesso comune di Cercola, ovviamente per capire quali obbighi e benifici ne derivavano da questa scelta politica, e non abbiamo né traccia di determina dirigenziale e né di delibera di giunta municipale che contenessero tali prescrizioni.
E facendo una rapida ricerca storica sembra che le utenze gli occupanti delle scuole pubbliche per i campi estivi non le avrebbero mai pagate, anche sotto il governo Tammaro. Quindi, alchè si deduce che questa uscita del sindaco, non supportata da riferimento di un atto amministrativo, quale la convenzione stipulata con il comune da queste associazione lascia il tempo che trova. E , soprattutto, questo atteggiamento indica in maniera assoluta la leggerezza della gestione della cosa pubblica. Infatti, fatti analoghi, quelli delle occupazione di strutture comunali, come accade per il Palasport di viale dei Platani, in assenza di specifiche convenzioni, risulterebbe che le associazioni sportive occupanti, vere imprese commerciali, con tanti sponsor locali al seguito, non pagherebbero né le utenze e né sarebbe fissato un fitto mensile . Tra le solite associazioni ce ne sono alcune collegati familiarmente a pezzi importanti del consiglio comunale e della giunta comunale, e qualcun altra ai soliti noti della parrocchia dei dipendenti comunali.
Lunedì andremo al comune e chiederemo, ai responsabili del servizio, le convenzioni che queste associazioni hanno stipulato con il comune per l’occupazione delle scuole cittadine per l’esercizio dei campi estivi, e dopodiché, apriremo, se necessario, una bella inchiesta giornalistica sugli sprechi messi in campo da questa amministrazione comunale.
il direttore Gaetano Busiello