“In Regione Campania è accaduto un fatto gravissimo. Il nostro consigliere regionale e segretario campano del partito, Carlo Aveta, nell’ambito della discussione sulla cosiddetta legge Campania Zero aveva proposto una norma anti-parentopoli, che prevede l’esclusione dalle nomine della Regione dei parenti di consiglieri ed assessori regionali entro il quarto grado in linea retta e collaterale, ovvero sia per figli e nipoti, sia per fratelli e coniugi. In sede di Commissione, quindi prima di approdare in Consiglio regionale, la norma de La Destra è stata eliminata dal testo unificato sul quale si stava lavorando.
E’ un’indecenza che vogliamo denunciare con forza e contro la quale vogliamo sostenere l’azione meritoria de La Destra campana”. Lo dichiara Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.
“Una battaglia sacrosanta che ricalca quella condotta in Regione Lazio dove lo scorso anno, proprio di questi tempi, venne approvato un analogo provvedimento, che oggi è legge, volto ad eliminare il malcostume di nominare, nelle presidenze e nei consigli di amministrazione delle aziende regionali, i parenti di esponenti politici che amministrano la Regione.
In quell’occasione – afferma Storace – riuscimmo a introdurre la nostra proposta di trasparenza e buon governo, con parametri che ritengo dovrebbero essere estesi a tutte le amministrazioni pubbliche, a garanzia della meritocrazia e contro ogni favoritismo. Sarebbero spazzate via tutte quelle possibili occasioni di inefficienza della pubblica amministrazione o le tentazioni dettate dal clientelismo verso la moltiplicazione iniqua di impiegati, funzionari e dirigenti, spesso nominati più per amicizia e legami, che per conoscenze o meriti.
Si deve superare definitivamente l’equazione potere uguale privilegi e concessioni.
La Regione Campania e il centrodestra oggi più che mai – continua Storace – devono lanciare con forza un segnale di rinnovamento contro ogni parassitismo e consociativismo. Chi ha perso la prima occasione, domani potrà riparare. La Destra fornirà l’assist, e non vogliamo credere che non verrà colto.
Sarebbe un errore politico imperdonabile che farebbe crollare la credibilità delle istituzioni locali, di cui la famelica antipolitica di questo periodo farebbe un sol boccone.
Domani ci sarà la prova del nove: il popolo de La Destra sosterrà Carlo Aveta, per l’affermazione dei principi di trasparenza e la credibilità della politica” conclude Storace.
“Il Consiglio Regionale, ed il centrodestra in particolare, hanno l’occasione per rimediare all’errore di aver cancellato la norma antiparentopoli presentata da La Destra”.
Lo dichiara Carlo Aveta, consigliere regionale e segretario regionale de La Destra, in merito alla proposta di legge Campania Zero, in discussione nella seduta di domani del Consiglio regionale, preannunciando la presentazione di un emendamento per ripristinare i requisiti di incompatibilità previsti dalla sua proposta di legge ed altri due emendamenti per combattere ulteriormente gli sprechi.
“Come annunciato dal segretario nazionale Francesco Storace, ho presentato un emendamento - afferma Aveta - che, riprendendo la mia proposta di legge n.227, rende maggiormente restrittivi i requisiti di incompatibilità per le nomine di competenza regionale, escludendo i parenti di consiglieri ed assessori regionali entro il quarto grado in linea retta e collaterale.