Napoli. – In un territorio campano dove la politica di quest’ultimo ventennio ha devastato le ambizioni e le giuste aspettative di una comunità protesa a pretendere sviluppo e crescita arriva la grande novità, - Italia Futura - che sta accendendo gli entusiasmi sulla nuova offerta politica, che di fatto decreta ufficialmente l’ingresso nella Terza Repubblica. Indiscrezioni delle ultime settimane parlano di una fitta serie di incontri dei massimi dirigenti di Italia Futura in Campania, quali starebbero prendendo contatto con autorevoli personalità del territorio. L’associazione politica presieduta da Luca Cordero di Montezemolo, a stretto giro, si costituirà in partito, pronta per scendere in campo per la prossima competizione politica.
L’identikit confezionato dagli uomini di Montezemolo è dettagliato e rivolto verso un’idea di rinnovamento reale della classe dirigente. Si sta puntando molto sugli under 45, per svecchiare finalmente la politica, quest’ultima ostaggio dei “dinosauri” che stanno paralizzando lo sviluppo politico- istituzionale dei territori. A guidare in Campania il partito piombano dei quarantenni , provenienti dai settori strategici della vita sociale della Regione (dal mondo delle professioni, universitario e imprenditoriale) e già stanno catturando l’attenzione di numerosi amministratori locali, che oggi pagano il vuoto politico di questi anni, e soprattutto la mancanza di un punto riferimento istituzionale capace determinare quello sviluppo delle istituzioni e dell’economia, reale volano di una crescita che resta, comunque, nel DNA nei territori come Napoli e Campania.
“Esiste oggi un’inedita opportunità, – quella di Italia Futura – per la nostra democrazia: la nascita di una grande formazione popolare che raccolga il consenso dei milioni di elettori che credono nei valori del lavoro e della libertà, del merito e della competenza professionale, dell’apertura internazionale e dell’unificazione europea.”, ecco l’appello lanciato dagli ideologi del movimento. Michele Boldrin, Carlo Calenda, Oscar Giannino, Andrea Romano, Nicola Rossi e Luigi Zingales stanno partorendo con Fermiamo il Declino e Italia Futura quella coscienza nazionale necessaria per dar vita ad una seria compagine popolare e liberale che dovrà dettare i tempi per la rinascita etico-culturale e del riscatto economico del Paese.
Napoli e la Campania in questo nuovo cantiere politico culturale rappresentano un banco di prova allettante. Proprio in questa regione il populismo, di destra e sinistra, ha prodotto danni epocali in questi venti anni, determinando dei primati drammatici che hanno proiettato negativamente Napoli e la Campania sul piano internazionale. Si sente tra la gente la necessità di dar serietà ad un’azione politica, i campani ed i napoletani in particolare sono stanchi, – dei Cesaro, Cosentino, Nespoli, De Magistris, – tutti appassionatamente responsabili del decadimento etico.politico delle istituzioni regionali e napoletane. Italia Futura in Campania si accinge a dar vita ad una concereta speranza per il rilancio delle istituzioni locali
I sondaggi sono favorevoli ad Italia Futura, un partito che oscilla tra il 20 ed il 24% , e destinato a segnare un riscontro elettorale molto più ampio rispetto alle previsione, la Terza Repubblica sta per prendere posto nel panorama politico nazionale, ed Italia Futura si accinge ad esserne protagonista assoluta
Per saperne di più www.italiafutura.it
il direttore Gaetano Busiello