Sant’Anastasia (Na). - “Il nostro controllo dell’efficienza dei Regi Lagni, lagnuoli, grate e caditoie, nel segno della cultura dell’informazione, prevenzione e intervento riqualificatore, tende anche a ripristinare le loro funzioni di protezione civile garantite dalla regolare funzionalità della rete di canali di deflusso delle acque del Somma e del paese – afferma il sindaco Carmine Esposito – contrariamente ad un passato durante il quale l’incuria e i rattoppi temporanei con cemento o asfalto hanno fatto da padroni, per sperare in un ottimistico futuro di riconquista ecologica. Tenendo in considerazione l’aspetto storico ed artistico delle opere borboniche, abbiamo fin da subito pensato ad inserirle in un contesto paesaggistico ed ambientale di pregio con interventi radicali e frequenti di pulizia, con l’esercizio della tutela e l’attuazione di un programma di manutenzione, chiesto anche agli Enti di riferimento, come il Consorzio, che sta operando in questi giorni nell’alveo Casaliciello”.
Un alveo chiuso verso monte con una sbarra e verso valle con una catena. “Abbiamo dovuto chiuderlo per evitare che continuassero gli sversamenti abusivi ed in attesa che intervenisse l’Ente competente alla manutenzione e funzionalità dell’Alveo Casaliciello, visto che come cittadini paghiamo una tassa apposita”, afferma il consigliere Mario Gifuni.
Un sopralluogo con il consigliere, da via Casaliciello/Stella Splendente in direzione via Vallone, per monitorare quella zona del paese, ci porta nei pressi della seconda metà dell’alveo Casaliciello, uno degli alvei realizzati dai Borbone, gioielli di ingegneria idraulica costruiti in pietra vesuviana. Dentro l’alveo manomissione del letto, spazzatura, buste di indifferenziata, gomme, accumuli sabbiosi, testimonianze degli abusi da parte dei privati e dell’indifferenza, un contatore di acqua potabile da dismettere; le sponde borboniche quasi invisibili per la presenza di sterpaglie. Un alveo che, nonostante le modifiche del reticolo idrografico dovute alla realizzazione negli anni di molti collettori sotterranei, è ancora a cielo aperto ed ha una sezione che potrebbe sostenere il flusso delle acque senza pericolo di ostruzione, tracimazione e/o esondazione.
Ed è in questo alveo che stamattina è intervenuto, su sollecitazione del sindaco e del consigliere comunale, il Consorzio di Bonifica delle Paludi di Napoli e Volla, dando inizio ai lavori di ripristino, che, si presume, riporteranno alla luce le mura borboniche e lo restituiranno alle sue funzioni.
“Quello che mi ha lasciato di stucco sono i calcinacci sversati abusivamente, i sacchetti per i rifiuti solidi urbani di varia tipologia che rendono il nostro alveo una pattumiera. Non mi spiego che necessità ci sia di gettare lì di tutto, così gli alvei sono delle discariche a cielo aperto. E’ necessario risalire a chi, invece di riciclare le gomme delle macchine ed altri pezzi di autoveicoli, li sversa senza nessuna remora negli alvei. Oggi - afferma il consigliere Mario Gifuni – grazie al nostro intervento presso il Consorzio, l’alveo Casaliciello lo stanno ripulendo da rifiuti, sterpaglie, ingombranti e li stanno caratterizzando, facendo anche una raccolta differenziata. Dovranno essere ripristinate le antiche mura borboniche poste ai lati e se verrà restaurato nella sua totalità, potrebbe essere restituito non soltanto all’uso per il quale è stato creato, ma anche valorizzato”.