Cercola (Na). – La vicenda che sta catturando le attenzioni dei media e della città relativa al passaggio della struttura comunale, da adibire ad asilo nido, nelle disponibilità della scuola De Luca Picione, presenta delle zone d’ombra che abbiamo tentato, e non riuscito, di capire con i due responsabili di servizio del comune di Cercola - Ciro de Luca Bossa al Patrimonio Comunale e Giuseppe De Rosa alla Pubblica Istruzione – interessati da questo segmento amministrativo.
Nei giorni scorsi siamo stati “chiamati” dalla dirigente della Scuola De Luca Picione Maria Rosaria Stanziano, in quanto ella stessa si sentiva lesa da alcuni pezzi pubblicati da “Il Secolo Nuovo” ed in quell’incontro abbiamo chiarito alla Stanziano che la nostra attenzione giornalistica è puntata direttamente sul passaggio della disponibilità della struttura dell’asilo Nido Comunale alla scuola, ma è una questione riguardante la procedura adottata dall’amministrazione comunale, a nostro avviso del tutto discutibile. E proprio in quell’incontro la Stanziano ci fece prendere visione dell’atto “incriminato”, ossia l’accettazione di una richiesta della scuola da parte del sindaco Tammaro, protocollata al comune il 24 liglio 2012, con la quale lo stesso sindaco passava la disponibilità della struttura comunale alla scuola De Luca Picione.
Masticando un pò di procedure amministrative ci è apparso del tutto strano che un passaggio di disponibilità di un bene pubblico sia appannaggio esclusivo delle facoltà del sindaco, e ci siam posti il perchè la Stanziano non ci ha esibito un atto, una convenzione stipulata con gli organi competenti ad emetterli, ossia il responsabile dell’ufficio patrimonio comunale o di quelllo di pubblica istruzione.
Ieri abbiamo consultato i due funzionari del comune. “Cosa volete che io sappia, - ci ha informato in tono risoluto l’ingegner Ciro De Luca Bossa – è una procedura che se ne sta occcupando l’Ufficio Pubblica Istruzione, in quanto io sono stato solo avvisato, a mezzo missiva, di una volontà dell’ amministrazione di consegnarla alla scuola, io mi occupo solo di manutenzione eventualmente , non di gestione, che resta nelle facoltà di Giuseppe De Rosa.”
Dopo l’incontro , senza risultati con il capo dell’Ufficio Tecnicno Comunale, abbiamo consultato il funzionario di Pubblica Istruzione Giuseppe De Rosa. “Sul fatto del passaggio di consegne - ci ha spiegato De Rosa – della nostra struttura nelle disponiblità della scuola non ho prodotto nessun atto e non me ne sto occupando, anzi Le dirò di più, se esiste questa autorizzazione del sindaco Tammaro, a mio avviso, non era nemmeno necessaria in quanto l’asilo nido comunale , dopo che il comune di Cercola ha rinunciato al finanziamento regionale, per la mancata copertura comunale di parte del finanziamento, rientra nelle dispobilità dell scuola, visto che in precedenza era proprio in possesso dell’Istituto Comprensivo di Caravita. Per quanto riguarda le utenze, in verità, noi stiamo studiando il Progetto Prmavera e questa condizione dobbiamo verificarla”
A seguito dell’accettazione del sindaco Tammaro della richiesta pervenuta dalla Scuola De Luca Picione di utilizzo della struttura dell’asilo nido comunale , partirà il Progetto Primavera previsto dal Ministero della Pubblica Istruzione, rivolto ai bambini di 24-36 mesi (Sezioni Primavera), i cui genitori devono versare per il servizio 210€ mensili. Il progetto partirà l’1 ottobre, ed il personale sarà dotato dalla Cooperativa Terzo Settore, altre attività sono comprese nell’offerta
Il dato procedurale che ci sorprende, e ci fa interrogare , è questo : può risultare possibile che un prezioso bene comunale, come la struttura dell’asilo nido appena messo a nuovo, entri nelle disponibilità della scuola, senza che il comune ne tragga vantaggio? E’ mai possibile che un terzo, la Cooperativa Terzo Settore, faccia impresa sociale in una struttura comunale, senza pagare fitto o regalare qualche compensazione al comune? Può risultare mai possibile che il comune paghi le utenze a questa cooperativa nell’esercizio di un’attività relativa ad un progetto della scuola, e quindi, appaltato a terzi privati? E, poi, perchè, non si è proceduto a pubblicare sul sito del comune, oltre che su quello della Scuola De Luca Picione il bando e l’esito della gara d’appalto espletata dalla stessa scuola in piena estate?
Potremmo ritrovarci davanti ad un altro spreco , il comune regalerebbe, e senza valorizzare un suo bene , alla scuola, che a sua volta appalta a terzi la gestione di un progetto. Sembra che la questione venga anche discussa in consiglio comunale.
il direttore Gaetano Busiello