Roma. – Cortei, scioperi, occupazioni, blitz, flash mob. In più di 20 città, da Roma a Milano, passando per Bolzano, Torino, Bologna, Napoli, l’Aquila, Lecce, Palermo e molte altre, si è svolta la giornata di mobilitazione nazionale del Blocco Studentesco per dire ”no al Governo dei Baroni”.
A Roma una gigantografia di 45 metri quadrati di Mario Monti ‘vampirizzato’ è stata calata giù dal tetto del rettorato di Tor Vergata, occupato per l’occasione dai ragazzi del fulmine cerchiato, poi riversatisi in 2mila nel centro di Roma per sfilare contro l’esecutivo in carica.
A Torino il Blocco ha preso possesso del tetto della Mole Antoneliana, mentre a Bologna gli
studenti sono saliti a protestare sulla Torre degli asinelli e a Napoli hanno fatto scendere uno striscione dalla università Parthenope.
“Quella che Monti ha definito la ‘generazione perduta’ - spiega Rolando Mancini, coordinatore nazionale del Blocco Studentesco – oggi ha voluto dimostrare di non essere disposta ad accettare i dettami di un governo illegittimo e al servizio dei poteri forti, di non voler credere che misure come una spending review che colpisce scuole e università, ennesimo atto di distruzione sistemica dello Stato sociale e di perdita di sovranità nazionale, siano nell’interesse del popolo italiano e in particolare dei più giovani. Per questo oggi la ’generazione perduta’ ha voluto dare il suo ‘assalto al futuro’; un futuro dove non permetteremo l’esistenza di università private riservate a pochi privilegiati, dove la scuola pubblica sarà considerata un punto di forza, dove non ci saranno ministri come Profumo espressione di banche e poteri forti, dove sarà la giovinezza a decidere del proprio destino e non una banda di vecchi prezzolati al servizio della speculazione finaziaria internazionale”.